Il tema proposto dalla Fom fa da filo conduttore alle attività organizzate negli oratori di Arsago Seprio e Casorate Sempione
di Claudio
Urbano
Dopo le limitazioni degli ultimi due anni, «forse qualcuno ha dimenticato com’è il “vero” oratorio estivo. O forse i più piccoli non l’hanno mai conosciuto. Ma viverlo è un’emozione», esclama Annalisa Vanossi, responsabile degli oratori ArCa, una crasi che unisce i nomi dei Comuni di Arsago Seprio e di Casorate Sempione, poco più a nord di Gallarate. Qui il tema dell’anno verrà vissuto davvero a tutto tondo, tanto che gli animatori hanno preparato ambientazioni che cambieranno per tutte le sei settimane, ricreando i diversi mondi che di volta in volta accompagneranno i più piccoli alla scoperta, appunto, di emozioni sempre nuove.
Si parte con la foresta incantata, e così l’oratorio sarà riempito di funghetti, fatine e gnomi. «Mi piacerebbe che i bambini non dicessero solamente “vado all’oratorio”, ma “vado a Batticuore”», confida Vanossi.
Saranno naturalmente gli animatori i primi a trasmettere ai più piccoli la ricchezza dell’esperienza. Gli stessi adolescenti sono stati quindi invitati a sperimentarsi sul tema, con un avvicinamento all’oratorio estivo che è partito già a febbraio, per arrivare poi alla giornata in piazza Duomo e ai corsi organizzati dalla Fom. «Abbiamo fatto una giornata di full-immersion – spiega Vanossi -. Ho invitato gli animatori a ripensare ai loro anni all’oratorio estivo, e a cosa si attendono in queste settimane; i ragazzi si sono poi soffermati su alcuni brani di Vangelo, anche qui con l’invito a emozionarsi, a lasciar emergere i propri sentimenti. Perché forse questi due anni in cui ci siamo isolati da tutto ci hanno portato a distaccarci anche da Gesù», riflette la responsabile. «A loro dico di non avere paura delle proprie emozioni, di viverle e di comunicarle – prosegue -. Forse questi anni ci hanno un po’ frenato anche nella relazione con gli altri. Ma se non abbiamo paura di comunicare le nostre emozioni, riusciamo a entrare in relazione con gli altri, e con l’Altro».
L’organizzazione
La cesura del Covid ha portato con sé anche alcune novità organizzative: con qualche volontario adulto e qualche animatore in meno, i ragazzi vivranno la giornata in entrambi gli oratori, iniziando la mattina a Casorate per poi spostarsi in pullman ad Arsago, unendosi a chi frequenta solo il pomeriggio. Anche l’orario si è leggermente ridotto. Ora l’accoglienza è poco dopo le 8, mentre prima i bambini potevano arrivare già alle 7.30. D’altra parte l’esperienza degli ultimi due anni verrà messa a frutto nell’organizzazione della giornata, con la creazione di gruppi più piccoli rispetto a un gruppo che in tutto conta circa 120 ragazzi.
«Abbiamo comprato i cappellini di un solo colore, perché non faremo le squadre – anticipa Vanossi -. Abbiamo notato che, suddivisi per fasce d’età, i bambini ricevono più attenzione dagli animatori, e si trovano meglio anche tra di loro». Non mancheranno certamente i canti, la musica e i laboratori, «con l’attenzione che ogni bambino possa sempre fare qualcosa di diverso nella settimana e durante la giornata», sottolinea la responsabile.
Si torna insomma a un oratorio estivo in piena regola. Nella messa prefestiva di sabato 11 giugno gli adolescenti hanno ricevuto il proprio Mandato di animatori, oltre alle magliette. «Negli ultimi giorni l’oratorio era già pieno per gli ultimi preparativi», testimonia Vanossi, quasi a toccare con mano l’entusiasmo di ragazzi e genitori.