Da Milano alle altre Zone pastorali, in appartamenti della “Farsi prossimo” e in altri resi disponibili dalle parrocchie, l’ospitalità si allarga a tutto il territorio diocesano. E prosegue il percorso di formazione delle famiglie disposte ad accogliere

di Paolo BRIVIO

Profughi ucraini in arrivo in Italia (foto Caritas)
Profughi ucraini in arrivo in Italia (foto Caritas)

Una madre 50enne, una 40enne, una 25enne. E 5 figli, 16 anni il maggiore, un anno il minore. Tre generazioni sotto il tetto di Casa Sant’Anna, spazio di accoglienza raccolto, con appartamenti a misura di famiglia, gestito a Lampugnano dalla cooperativa Farsi Prossimo. È il primo esempio del lavoro che il “sistema Caritas” sta conducendo a Milano, e che si appresta a riprodurre anche in altre Zone pastorali della diocesi, per diffondere in piccoli nuclei sparsi nei territori, in accordo con le Prefetture e le istituzioni locali, l’accoglienza dei profughi ucraini.

Schema a rotazione

Caritas Ambrosiana, grazie all’impegno “sul campo” della cooperativa Farsi Prossimo, da metà marzo in convenzione con Prefettura ospita a Casa Monluè, periferia est di Milano, un’ottantina di rifugiati. Nei giorni scorsi ha cominciato a dislocare alcuni di essi in appartamenti resi disponibili da parrocchie in diversi quartieri della metropoli: oltre alle 8 persone di Casa Sant’Anna, 4 sono approdate nella parrocchia di San Giovanni Bosco, 6 a San Luca, 3 alla Pentecoste. Altri 6-7 alloggi verranno attivati nei prossimi giorni, in modo da arrivare a ospitare 70 persone in spazi accoglienti, in grado di assicurare tranquillità e nello stesso tempo di stimolare l’autonomia degli ospiti, supportati dal volontariato parrocchiale e di quartiere. Nel frattempo, Casa Monluè si sta riempiendo e si riempirà di nuovi arrivi. Uno schema a rotazione, che punta a organizzare accoglienze collettive per alcuni giorni nell’hub principale, e a valle micro-accoglienze territoriali, utilizzando l’ampio bacino di disponibilità che Caritas, a partire dall’inizio della guerra, ha censito in tutta la città e tutta la diocesi.

Le accoglienze informali

Questo bacino ha raggiunto dimensioni notevoli (quasi 2.800 famiglie disposte ad accogliere in casa propria, 223 appartamenti liberi resi disponibili da privati, spazi e alloggi dichiarati utilizzabili da 55 parrocchie, 9 enti religiosi e 17 tra associazioni e fondazioni) e finora è utilizzato solo in piccola parte, dal momento che – come è noto – la gran parte dei profughi pervenuti in Italia ha trovato sistemazione presso parenti o conoscenti da tempo immigrati, o famiglie italiane con le quali esistevano precedenti contatti. Caritas inoltre è in contatto, nell’intera diocesi, con una trentina di parrocchie che hanno avviato accoglienze informali, in alcuni casi supportate dalla rete territoriale delle Caritas parrocchiali, dei centri d’ascolto e degli Empori della solidarietà. Inoltre prosegue il percorso di formazione rivolto alle famiglie disposte ad accogliere, in particolare quelle interessate a esperienze di affido di minori non accompagnati: si succedono incontri, a gruppi ampi o ristretti, per preparare inserimenti mirati e sostenibili nel tempo.

Mentre prosegue e si ramifica l’accoglienza nella diocesi ambrosiana, la rete internazionale Caritas non cessa di fornire aiuti d’emergenza, in Ucraina e nei Paesi confinanti, alle vittime della guerra. L’impegno finanziario globale degli appelli di emergenza, sostenuti anche da Caritas Italiana e Ambrosiana, ammonta ormai a 20 milioni di euro, mentre gli aiuti sul campo hanno raggiunto e raggiungono centinaia di migliaia di persone.

Per conoscere le attività di Caritas Ambrosiana

 – Info sull’evolversi degli aiuti: www.caritasambrosiana.it /tel. 02.40703424 (lunedì-sabato, ore 10-20)

– Segnalazioni di alloggi per accoglienze: Area Stranieri (stranieri@caritasambrosiana.it; tel. 02.40703424)

– Info sugli aspetti legali dell’accoglienza (permessi, ricongiungimenti familiari, minori non accompagnati): Servizio Accoglienza Immigrati (sai@caritasambrosiana.it; tel. 02.67380261)

Per sostenere la raccolta fondi di Caritas Ambrosiana

  • con carta di credito online www.caritasambrosiana.it
  • in posta C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano
  • con bonifico C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
    Causale: Conflitto in Ucraina / Le offerte sono detraibili fiscalmente

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