In diocesi si cominciano a ospitare decine di vittime della guerra. Si preparano gli affidi di bambini e ragazzi, mentre continuano gli aiuti in Ucraina e nei Paesi di confine. Nota dell'Avvocatura sull'accoglienza in parrocchia

Centro di accoglienza per sfollati organizzato dalla Caritas-Spes Ucraina (foto Caritas Spes)
Centro di accoglienza per sfollati organizzato dalla Caritas-Spes Ucraina (foto Caritas Spes)

Mentre si sta definendo la cornice giuridica del rapporto con le autorità di governo e le istituzioni locali, è entrata nel vivo l’accoglienza dei profughi ucraini sviluppata dalle varie articolazioni del sistema di Caritas Ambrosiana. In concreto, più di 100 persone provenienti dall’Ucraina (prevalentemente madri con figli, ma anche anziani e soggetti fragili) sono ormai ospiti di diverse strutture milanesi, mentre si stanno approntando altri luoghi di ospitalità. Inoltre è cominciato il percorso di formazione e orientamento delle famiglie interessate a ospitare in affido minori non accompagnati.

A Milano e in Diocesi

Il centro di accoglienza “Casa Monluè”, nell’omonima località a est di Milano, accoglie da qualche giorno, grazie al lavoro degli operatori della cooperativa Farsi Prossimo, circa 90 profughi inviati dalla Prefettura di Milano. Casa Monluè a partire dai prossimi giorni funzionerà come un hub di accoglienza e smistamento, nel quale i profughi rimarranno per pochi giorni, il tempo necessario per essere accuditi e soprattutto conosciuti, per poi essere inseriti – in maniera avveduta e razionale – in ulteriori, diffusi e più circoscritti luoghi di accoglienza.

Gli operatori della Farsi Prossimo stanno infatti visitando gli appartamenti e gli spazi che parrocchie o privati cittadini hanno comunicato di voler rendere disponibili, per valutare aspetti logistici e sociali dell’accoglienza a medio-lungo termine. Una di queste esperienze, peraltro, è attiva dalla mattina di giovedì 17 marzo nella comunità pastorale dei Santi Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti, decanato di Gratosoglio: vi hanno trovato ospitalità tre nuclei familiari, per un totale di 18 persone.

Secondo questo schema, Caritas Ambrosiana sta organizzando la propria azione anche nelle province di Monza Brianza, Lecco e Varese. Nell’intera diocesi, alloggi e spazi vengono attinti dal grande bacino di disponibilità che l’Area Stranieri di Caritas Ambrosiana ha censito sin dai primi giorni successivi allo scoppio della guerra. Aggiornato a oggi, giovedì 17 marzo, esso contempla:

  • 153 appartamenti privati vuoti e destinabili all’accoglienza
  • spazi utilizzabili presso 64 tra parrocchie (10 delle quali hanno già avviato accoglienze spontanee), istituti religiosi e associazioni
  • 2138 famiglie disposte ad accogliere nelle proprie case (distribuite per provincia, 208 a Varese, 104 a Como, 106 a Lecco, 6 a Bergamo, 229 a Monza e Brianza e 1.485 a Milano – dati in costante aggiornamento e disponibilità sottoposte a verifica dei requisiti).

La formazione delle famiglie

A questo generoso e capiente bacino attingono anche gli operatori dell’Area minori di Caritas Ambrosiana, che – a Milano in collaborazione con il Servizio Affidi del Comune e in attesa di sviluppare intese simili anche con i servizi territoriali nel resto della diocesi – stanno avviando incontri online con le tante famiglie dichiaratesi disponibili ad accogliere minori.

 

A queste famiglie viene offerta l’opportunità di informarsi e formarsi circa le procedure e i percorsi di affido che andranno attivati a favore di minori non accompagnati, o in alternativa riguardo ad altre forme di supporto che si possono dare a nuclei di profughi genitori-figli. Un webinar sul tema dell’affido ha raggiunto oggi, giovedì 17, circa 200 famiglie della città di Milano; a un secondo, previsto per domani, venerdì 18, sono state invitate quasi 400 famiglie del resto della diocesi. Dalla settimana prossima seguiranno altri incontri, rivolti a nuclei già formati ed esperti e già inseriti nei circuiti delle famiglie affidatarie.

L’obiettivo di queste opportunità formative è orientare persone e famiglie, che saranno poi incontrate dai servizi sociali territoriali, al fine di realizzare gli abbinamenti famiglia-minore più opportuni, accurati e auspicabilmente sostenibili nel tempo.

In Ucraina e nei Paesi di confine

Prosegue, nel frattempo, la raccolta fondi finalizzata a supportare l’intensa e diffusa azione di aiuto prodotta dalla rete Caritas in Ucraina e nei paesi di confine, contribuendo agli appelli di emergenza che il network emette. Caritas Ambrosiana ha sinora partecipato con 100 mila euro alle iniziative della rete internazionale e finanziato direttamente con 25 mila euro i progetti di Missione Sociale Diaconia in Moldova. Le offerte raccolte consentiranno di finanziare ulteriori appelli nell’immediato, ma anche interventi a lungo termine, come è tipico dello stile Caritas, che prevede un’operatività proiettata ben oltre la prima emergenza.

Nel frangente attuale, nel Paese teatro di guerra Caritas Ucraina (espressione della Chiesa greco-cattolica di rito bizantino, 36 sedi territoriali) e Caritas Spes (espressione della Chiesa latina, 34 sedi territoriali) dal 24 febbraio hanno assistito in varie forme 125 mila persone, accolto nei loro rifugi quasi 20 mila individui e distribuito quasi 800 tonnellate di aiuti umanitari. Le Caritas di Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldova sono fortemente mobilitate a favore dei profughi, che aiutano distribuendo loro cibo, indumenti e altri beni materiali, oltre a sim card e carte prepagate, accogliendoli in tende e rifugi, trasportandoli verso destinazioni oltre frontiera, monitorando la situazione dei soggetti più vulnerabili (in particolare minori non accompagnati) per tutelarli dal rischio di cadere vittima di reti criminali, fornendo orientamento legale e soprattutto supporto psicologico.

Per conoscere le attività di Caritas Ambrosiana

 – Info sull’evolversi degli aiuti: www.caritasambrosiana.it /tel. 02.40703424 (lunedì-sabato, ore 10-20)

– Segnalazioni di alloggi per accoglienze: Area Stranieri (stranieri@caritasambrosiana.it; tel. 02.40703424)

– Info sugli aspetti legali dell’accoglienza (permessi, ricongiungimenti familiari, minori non accompagnati): Servizio Accoglienza Immigrati (sai@caritasambrosiana.it; tel. 02.67380261)

Per sostenere la raccolta fondi di Caritas Ambrosiana

  • con carta di credito online www.caritasambrosiana.it
  • in posta C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano
  • con bonifico C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
    Causale: Conflitto in Ucraina / Le offerte sono detraibili fiscalmente

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