In vista della canonizzazione del 15 maggio, presso il Centro pastorale ambrosiano sarà possibile visitarla su prenotazione dal 24 marzo al 26 aprile
Una figura affascinante, un uomo poliedrico e fuori dal comune, che sondò i misteri dell’anima e che ora la Chiesa propone come modello di santità. Parliamo del Beato Charles de Foucauld, che sarà canonizzato a Roma il prossimo 15 maggio.
Proprio in vista dell’evento, il Servizio diocesano Giovani e Università, il Servizio diocesano per la Pastorale missionaria, il Festival della Missione, il Pime, le Discepole del Vangelo e i Giovani cristiani e musulmani in dialogo hanno preparato una serie di appuntamenti per conoscere meglio la sua persona e la sua spiritualità (vedi qui la pagina dedicata). L’intento è quello di scoprire chi era quest’uomo complesso e fuori dal comune, esploratore del deserto e dell’anima, che dedicò la sua vita alla preghiera e all’incontro con l’altro, in particolare con gli ultimi. Nella Fratelli tutti (n° 287) papa Francesco scrive così: «Charles de Foucauld […] voleva essere, in definitiva, “il fratello universale”. Ma solo identificandosi con gli ultimi arrivò ad essere fratello di tutti. Che Dio ispiri questo ideale in ognuno di noi».
La mostra
Fra le diverse iniziative c’è una mostra curata dal Pime, che dal 24 marzo al 26 aprile sarà esposta presso il Centro pastorale ambrosiano di Seveso (via San Carlo 2, ingresso parcheggio da via San Francesco d’Assisi). Si compone di alcuni pannelli esplicativi che ripercorrono a tutto tondo la vita dell’ormai prossimo Santo: si parte con una breve cronologia della sua vita (dalle origini, nobili e alsaziane, fino alla morte tra i tuareg a Tamanrasset nel 1916), nella quale non mancano alcuni affondi sulle sue iniziali peregrinazioni (dal Marocco a Nazareth e ritorno).
Ben approfondita, poi, è la sua scelta di donarsi radicalmente a Dio e agli ultimi. Viene dato conto anche del suo lavoro di esploratore (fu tra i primi a spingersi in una serrata esplorazione del deserto marocco-algerino), di linguista (tradusse il Vangelo in lingua tuareg e raccolse per iscritto gran parte del patrimonio culturale di quel popolo) e di “ponte” fra il mondo cristiano e quello musulmano (tema sempre più all’ordine del giorno in Europa). Infine viene dedicato spazio ai frutti spirituali della sua vita: molti ordini religiosi, infatti, sono nati ispirandosi alla sua esemplare condotta di vita e alla sua spiritualità.
I visitatori (l’invito è rivolto in particolare ai giovani dai 18 ai 35 anni e ai loro educatori) avranno modo di vivere l’esperienza di un breve momento spirituale. Innanzitutto potranno conoscere il Santuario di San Pietro Martire, attiguo al Centro pastorale. Successivamente verranno accompagnati da una guida che illustrerà loro i pannelli, approfondendo la figura di de Foucauld. La visita si concluderà con una preghiera condivisa. Ogni partecipante, infine, riceverà un piccolo ricordo ispirato a de Foucauld.
La testimonianza
In alcune giornate sarà possibile visitare la mostra accompagnati dalle Discepole del Vangelo, che presenteranno la spiritualità del prossimo Santo attraverso una loro testimonianza personale: domenica 27 marzo, domenica 3 aprile (dalle 14.30 alle 17.30) e sabato 9 aprile, sempre dalle 15 alle 18.
Le prenotazioni
Per prenotare una visita e richiedere una presentazione/testimonianza, gli interessati devono scrivere a giovani@diocesi.milano.it (indicare il giorno e l’ora, il numero dei visitatori e il telefono del referente, che verrà poi ricontattato dal Servizio Giovani e Università per accordarsi).
Info: tel. 0362.647500; giovani@diocesi.milano.it