Prende spunto dalla «Amoris laetitia» il tema di questa giornata, che si inserisce nel percorso verso l'Incontro mondiale a Roma (22-26 giugno), anticipato da quello diocesano in piazza Duomo (18 giugno)
di Maria e Paolo Zambon e don Massimiliano Sabbadini
Responsabili Servizio diocesano per la famiglia
Nel Rito ambrosiano la Festa della Sacra Famiglia di Nazaret si colloca dopo le celebrazioni natalizie e prima della Quaresima, nel Tempo liturgico che fino a non molto tempo fa si chiamava “ordinario”. La luce di quella splendida testimonianza di vita familiare si accende dunque nella normalità del vivere, la stessa di tutte le famiglie che oggi trovano con Gesù, Giuseppe e Maria l’occasione di celebrare anche la propria festa sul tema «Il nostro amore quotidiano».
L’ispirazione dell’Esortazione
Il titolo è la citazione del n. 90 di Amoris laetitia. Esso invita a soffermarsi su quanto l’Esortazione apostolica indica con l’approfondimento dell’Inno alla carità di San Paolo (1 Cor 13, 4-7), offerto come continua ispirazione per la concreta quotidianità dell’amore in famiglia: «Non potremo incoraggiare un cammino di fedeltà e di reciproca donazione se non stimoliamo la crescita, il consolidamento e l’approfondimento dell’amore coniugale e familiare… Il vero amore si vive e si coltiva nella vita che condividono tutti i giorni gli sposi, tra di loro e con i loro figli. Perciò è prezioso soffermarsi a precisare il senso delle espressioni di questo testo, per tentarne un’applicazione all’esistenza concreta di ogni famiglia».
Il riferimento al testo pontificio ci porta naturalmente anche alla celebrazione in atto dell’Anno straordinario Amoris laetitia che il Papa ha indetto per la Chiesa universale, invitando «a uno slancio pastorale rinnovato e creativo per mettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società» (Angelus del 14 marzo 2021). L’itinerario converge verso la conclusione solenne con l’Incontro mondiale delle famiglie improntato al tema «L’amore familiare, vocazione e via di santità».
L’evento di Milano
La pandemia ancora in corso impedirà il ritrovo massiccio a Roma e dunque il Papa ha indicato di celebrare l’evento in modo «policentrico e diffuso», attraverso grandi incontri diocesani e il collegamento in streaming ai momenti che si terranno a Roma dal 22 al 26 giugno con la partecipazione di un numero limitato di delegati da tutto il mondo.
Il grande Incontro diocesano con l’Arcivescovo avverrà sabato 18 giugno, dalle 19 alle 21, in Piazza Duomo a Milano. Presto saranno rese disponibili le informazioni utili riguardanti la pubblicizzazione dell’evento e la partecipazione rivolta a tutte le famiglie. Ci sono molti sussidi in preparazione all’Incontro mondiale, il tutto ritmato da dieci messaggi del Papa a commento dei capitoli di Amoris laetitia. Tutti gli approfondimenti e i materiali si trovano sull’apposito sito del Dicastero vaticano per i Laici, la famiglia e la vita.
La Lettera agli sposi
Il 26 dicembre scorso, in occasione della Festa della Santa Famiglia in Rito romano, papa Francesco ha regalato a tutte le famiglie una bellissima Lettera agli sposi, la cui lettura si raccomanda da sé. Basti qui citarne l’inizio e la conclusione: «Oggi, nella festa della Santa Famiglia, viene pubblicata una Lettera che ho scritto pensando a voi. Vuole essere il mio regalo di Natale per voi sposi: un incoraggiamento, un segno di vicinanza e anche un’occasione di meditazione. È importante riflettere e fare esperienza della bontà e della tenerezza di Dio che con mano paterna guida i passi degli sposi sulla via del bene. Il Signore dia a tutti gli sposi la forza e la gioia di continuare il cammino intrapreso. Voglio anche ricordarvi che ci stiamo avvicinando all’Incontro mondiale delle famiglie: vi invito a prepararvi a questo evento, specialmente con la preghiera, e a viverlo nelle vostre diocesi, insieme alle altre famiglie… San Giuseppe ispiri in tutte le famiglie il coraggio creativo, tanto necessario in questo cambiamento di epoca che stiamo vivendo, e la Madonna accompagni nella vostra vita coniugale la gestazione della cultura dell’incontro, così urgente per superare le avversità e i contrasti che oscurano il nostro tempo. Le tante sfide non possono rubare la gioia di quanti sanno che stanno camminando con il Signore. Vivete intensamente la vostra vocazione. Non lasciate che la tristezza trasformi i vostri volti. Il vostro coniuge ha bisogno del vostro sorriso. I vostri figli hanno bisogno dei vostri sguardi che li incoraggino. I pastori e le altre famiglie hanno bisogno della vostra presenza e della vostra gioia: la gioia che viene dal Signore».
Il centenario di Santa Gianna
Nella Festa odierna non trascuriamo, infine, il particolare affidamento delle famiglie a santa Gianna Beretta Molla nell’anno centenario della sua nascita (www.santuariosantagianna.it).