Il rapporto tra liturgia e architettura, rito e spazio al centro del percorso culturale che prosegue sabato 19 febbraio nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Paolo ad Affori
C’è un luogo dove architettura e liturgia si incontrano e dialogano da molti secoli: le chiese. Poste in un contesto territoriale preciso, le chiese consentono infatti di sperimentare attraverso la liturgia l’essere Chiesa della comunità.
In che modo l’architettura di una chiesa e la liturgia si influenzano a vicenda? Le indicazioni magisteriali si incarnano in pietra, arte, spazi? Vengono tradotte o attenuate? Come viviamo oggi questa dinamica nelle celebrazioni liturgiche? E come questi luoghi si inseriscono nel tessuto delle nostre città?
A questi interrogativi vuole rispondere il ciclo di incontri “Chiese vive. Letture e vissuti dei luoghi liturgici” promosso dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (Meic), che prosegue sabato 19 febbraio con la chiesa dei Santi Giovanni Battista e Paolo in via Catone 10 ad Affori (vedi qui il volantino), la cui progettazione è iniziata nel 1964 per arrivare alla consacrazione il 29 giugno 1968.
Il programma prevede alle 15.30 un momento di approfondimento con l’architetto Carlo Capponi, la professoressa Maria Antonietta Crippa, emerita di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano e direttrice scientifica dell’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda, e Girolamo Pugliesi, insegnante e liturgista. Alle 16.30 seguiranno i Primi vespri vigiliari presieduti da don Luigi Galli (assistente Meic).
Per informazioni: circologuardini.meic@gmail.com