Alle 10.30 in Sant’Ambrogio l’Arcivescovo presiede la celebrazione con la professione perpetua della Piccola apostola di Gesù originaria del Burundi, dove partecipava agli incontri tenuti dai «fidei donum» ambrosiani, ai quali ha confidato la sua vocazione

di Luisa BOVE

Suor Ageneste Nyonkuru
Suor Ageneste Nyonkuru

Suor Ageneste Nyonkuru, 36 anni, burundese, è in trepidazione per il grande passo che sta per compiere. Sabato 11 settembre, alle 10.30, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, farà la sua professione perpetua nelle Piccole apostole di Gesù e verrà consacrata dall’arcivescovo Mario Delpini. Proprio oggi la comunità religiosa festeggia i 50 anni di presenza in Burundi (in Brasile sono arrivate nel 1992 e in Nepal nel 2004), con una Messa solenne per il giubileo. Festa grande quindi per la Chiesa ambrosiana e per quella africana.

«Nella mia famiglia sono contentissimi – dice suor Ageneste -. Ho tre fratelli e due sorelle, ma nessuno verrà in Italia per la professione perché sono troppo lontani». Nella sua parrocchia di Bugenyuzi c’erano (e ci sono ancora) i fidei donum ambrosiani, che tengono incontri per i giovani ai quali partecipava anche lei. «Poi un giorno ho detto quello che desideravo, che avevo nel cuore, cioè seguire il Signore – racconta oggi -. «Allora un sacerdote mi ha accompagnato nel cammino per alcuni anni, poi mi ha fatto conoscere la comunità delle Piccole apostole di Gesù che erano a Motoyi».

L’11 settembre 2009 Ageneste è entrata nella comunità del Burundi dove per quasi 4 anni «le Sorelle mi hanno aiutato a conoscere sempre più il Signore e la comunità». Nel luglio 2013 è arrivata in Italia, nella casa madre di Appiano Gentile, per continuare il suo percorso di formazione. La comunità ambrosiana è composta da una ventina di religiose, di cui 8 burundesi. «Quando sono arrivata non conoscevo la lingua e ho frequentato la scuola di italiano – spiega -. Ho anche partecipato agli incontri che monsignor Delpini teneva ai seminaristi e ai religiosi a Venegono Inferiore».

La missione delle Piccole apostole di Gesù è quella di evangelizzare stando in mezzo alla gente. Per questo le loro case sono sempre fuori dalle parrocchie, nel quartiere o nel villaggio, per vivere la condivisione fino in fondo portando il Vangelo nella vita quotidiana. «Il nostro carisma è quello di vivere in mezzo alla gente – spiega suor Ageneste -. La nostra una vita semplice: preghiamo, lavoriamo e poi andiamo a visitare le persone che hanno bisogno o che sono malate, ma soprattutto i poveri. Anche in Africa e in Brasile facciamo lo stesso. Io avevo iniziato in Burundi a servire i bisognosi e ora continuo anche qui».

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