Don Ambrogio Basilico, parroco al Giambellino - teatro della prima consegna di devices nel contesto del premio promosso da Caritas ambrosiana e Fondazione Robert F. Kennedy “Human Rights Italia” - sottolinea le difficoltà formative e relazionali legate alla didattica a distanza

di Cristina CONTI

Premio «Reboot-Riavvio»
La consegna del Premio «Reboot-Riavvio»

Problemi di connessione, condivisione degli spazi di studio con quelli di lavoro e di vita quotidiana della propria famiglia. Sono solo alcune delle difficoltà che hanno dovuto affrontare i ragazzi di periferia durante la didattica a distanza. «Le difficoltà maggiori sono state soprattutto degli studenti stranieri – racconta don Ambrogio Basilico, parroco del Santo Curato d’Ars, nel quartiere milanese del Giambellino -. Spesso hanno dovuto studiare in una casa piccola con una famiglia numerosa, dove era difficile concentrarsi. Altri non avevano nessuno che li seguiva. Qualcuno ha avuto difficoltà con la lingua. E poi molti avevano dispositivi obsoleti o connessioni troppo lente».

Proprio dal Giambellino è partito il premio “Reboot-Riavvio”, promosso dalla Caritas ambrosiana in collaborazione con la Fondazione Robert F. Kennedy “Human Rights Italia”, e sostenuto da Kedrion Biopharma, Ibm Italia, Simpatico Tech partner Microsoft, Sky e AmCham Italy. L’iniziativa consente di donare portatili, connessioni internet e tutoraggio a studenti delle scuole medie e superiori che non sono riusciti a seguire le lezioni a distanza, durante i mesi dell’emergenza sanitaria, perché privi degli strumenti per farlo, nonostante la buona volontà e la determinazione nello studio. I dispositivi sono arrivati alla fine di un lungo periodo di lezioni da casa, alla fine di un anno scolastico molto faticoso. E saranno sicuramente utili perché ormai le nuove tecnologie sono indispensabili in ogni fase dell’apprendimento.

«Speriamo che l’esperienza della didattica a distanza non si debba più ripetere, perché non solo i ragazzi hanno avuto difficoltà di apprendimento, ma ne ha risentito anche la loro socialità. Questi strumenti saranno comunque un valido aiuto per continuare i loro studi», commenta don Basilico.

Oltre a un laptop, frutto di una donazione dall’azienda farmaceutica toscana Kedrion Biopharma, il premio comprende un abbonamento gratuito per 12 mesi a Skywifi, l’assistenza da remoto di tutor di Ibm Italia e licenze gratuite Windows e Office. Complessivamente l’operazione consentirà di raggiungere 150 adolescenti tra i 13 e i 19 anni, per la maggioranza di origine straniera, dei quartieri di Turro, Lambrate, San Siro, Baggio, Cagnola, Quarto Oggiaro, Molise Calvairate, Corvetto e Gratosoglio.

 

 

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