Al via la campagna con la numerazione 45586 a favore dei più poveri e fragili, perché dalla crisi si esce con la solidarietà
Anche questo Natale, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, Sant’Egidio sarà al fianco dei più fragili, che conosce e sostiene durante tutto l’anno. Sono i tanti poveri, vecchi e nuovi, che in questi mesi hanno conosciuto difficoltà crescenti. Basta pensare che da marzo scorso la Comunità ha creato in Italia oltre 50 nuovi centri di distribuzione alimentare e – rispettando le dovute misure di prevenzione – nelle sue mense è arrivata a offrire più di 6.000 pasti a settimana.
«Questo Natale sarà diverso dal solito – dichiara il portavoce della Comunità di Sant’Egidio, Roberto Zuccolini – ma non mancherà il nostro impegno per essere vicini a chi si trova in difficoltà. Oggi più che mai, data la situazione di forte fragilità e incertezza, è fondamentale non lasciare solo nessuno. Il tradizionale “pranzo con i poveri” che da anni realizziamo in Italia e in tutto il mondo avverrà in modo nuovo, per rispettare le disposizioni previste per l’emergenza Covid-19. Mancheranno le tavolate e gli abbracci, ma non il dono e il calore del Natale, quest’anno ancora più sentito. Sarà una grande occasione per dare coraggio e speranza a chi è stato colpito duramente dalla crisi economica e sociale».
Fino al 28 dicembre sarà possibile regalare il Natale a chi ha più bisogno grazie a una donazione con chiamata da rete fissa o sms al numero 45586. Nel 2019 la Comunità di Sant’Egidio ha potuto invitare al Pranzo di Natale 60.000 persone in difficoltà nel nostro Paese, in 90 città italiane, e oltre 200.000 nel mondo. Quest’anno si vuole fare di più offrendo – in un clima di festa che rispetterà le misure sanitarie in vigore – pasti e regali in tanti luoghi, in tutta Italia e nel mondo, dal 25 dicembre fino a tutto il periodo delle festività.
A causa della pandemia e della crisi economica che l’ha accompagnata, l’appuntamento avrà quest’anno anche l’obiettivo di rafforzare le reti della solidarietà. A partire dal primo lockdown, infatti, la Comunità ha registrato un significativo aumento di richieste di generi alimentari, a beneficio di tante persone, alcune delle quali ridotte in povertà per la perdita del lavoro. Nelle diverse città italiane in cui è presente, Sant’Egidio ha aperto oltre 50 nuovi centri di distribuzione e donato, da marzo a ottobre, 150.000 pacchi alimentari. Complessivamente la Comunità ha aiutato chi aveva bisogno oltre due volte e mezzo in più rispetto all’anno precedente.
Sant’Egidio si è mobilitato sin dall’inizio dell’emergenza tenendo operative per tutto l’anno le mense per i poveri e ha incrementato i “pasti itineranti” per le persone che vivono per strada, insieme a prodotti utili per proteggersi dal contagio come mascherine e gel igienizzanti.
«Ogni 25 dicembre accogliamo i poveri e i fragili che la Comunità sostiene e aiuta durante tutto l’anno: anziani soli, famiglie in difficoltà, persone senza fissa dimora, rifugiati giunti con i corridoi umanitari – continua Zuccolini – Nel Natale di un anno così difficile, vogliamo mostrare a tutti un segno di unità e di speranza: dalla crisi si esce con la solidarietà».
La nuova Guida per i poveri
La Comunità di Sant’Egidio sostiene chi vive in strada, gli anziani, le persone disabili, i rifugiati, i detenuti. Tra le tante iniziative, con l’inizio della campagna è stata presentata anche la nuova edizione di “Dove mangiare, dormire, lavarsi”, una sorta di “Guida Michelin” per i poveri, destinata in particolare ai senza fissa dimora. La guida è dedicata a Modesta Valenti, che viveva alla stazione Termini e morì senza soccorso, nell’inverno del 1983, perché il personale dell’ambulanza, considerandola sporca, si rifiutò di assisterla. Nelle sue pagine, ogni anno, la Comunità di Sant’Egidio segnala gli indirizzi di tutte le strutture legate al mondo del volontariato e delle istituzioni, alle quali si può rivolgere chi vive in strada. Vi compaiono le mense dove mangiare, i luoghi dove avviene la distribuzione di pasti in strada, i centri di accoglienza dove dormire, lavarsi e curarsi, i centri di ascolto per ottenere sostegno psicologico o cercare un lavoro. Tutti servizi gratuiti per aiutare chi ha bisogno.