Riparte a Natale l'itinerario di lettura ideato da monsignor Claudio Stercal e realizzato con la collaborazione dell'Apostolato Biblico diocesano. Tre i percorsi suggeriti: il Nuovo Testamento, i libri profetici, i libri poetici e sapienziali
di monsignor Claudio
Stercal
A Natale si parte. Non per un viaggio. Sarebbe ancora piuttosto difficile. La proposta è quella di partire per un percorso più personale e spirituale: la lettura, un capitolo al giorno, di una parte importante della Bibbia. Un viaggio meno movimentato, ma non per questo meno interessante.
In collaborazione con don Paolo Alliata e l’Apostolato Biblico della Diocesi di Milano, proponiamo quest’anno tre percorsi di lettura: il Nuovo Testamento (260 capitoli), i libri profetici (258 capitoli), oppure i libri poetici e sapienziali (313 capitoli). In allegato locandine e programmi.
Il metodo è semplice: si è invitati a leggere un capitolo al giorno della parte della Bibbia scelta, seguendo un calendario – un semplice foglio excel – inviato, gratuitamente, a tutti coloro che ne faranno richiesta. Per la lettura quotidiana bastano davvero pochi minuti. Scelti nel momento più adatto della giornata: al mattino, alla sera o in una pausa del lavoro o dello studio. Qualche volta naturalmente potrebbe essere utile farlo in una chiesa. I più coraggiosi potrebbero anche tenere un “diario di viaggio”, nel quale annotare, di tanto in tanto, i pensieri, gli interrogativi e gli spunti di preghiera che possono nascere durante il percorso. Iscrivendosi al “gruppo dei lettori” – secondo le indicazioni messe a disposizione dall’Apostolato Biblico – si riceverà, ogni settimana, una breve mail che aiuterà a fare il punto della situazione e offrirà qualche sintetico suggerimento per la riflessione personale.
L’iniziativa, giunta al quarto anno, si è lentamente diffusa in varie parti d’Italia e del mondo. Ci sono lettori in America Latina, in Canada, in Cina… E anche se diverso è il livello di lettura – per alcuni è la prima volta, per altri è all’interno di un itinerario più lungo di conoscenza dei testi biblici – per tutti costituisce un passaggio obbligato, quello dell’accostamento diretto al testo. E sembra dare a ognuno buoni frutti: «Apprezzo molto l’esperienza di leggere continuativamente la Parola – per me è la prima volta – perché mi consente di accostarmi all’esperienza di Gesù e a quella dei primi cristiani e riportarla nella mia vita» (Paola). «La mattina mi sveglio e ho già in mano la Bibbia, desiderosa di leggere il capitolo del giorno, pensandomi in comunione di preghiera con altri. Parola di Dio vera, viva, che interpella, risponde, sostiene e accompagna» (Margherita). «Sembrava un’impresa impossibile, eppure la modalità “non da soli”, ma in gruppo – anche se una comunità un po’ particolare, fatta di persone che non si conoscono personalmente – aiuta» (Chiara). «Credo che l’idea di un cammino, per di più insieme a qualcuno, sia un antidoto alla fretta, alla volontà di avere un risultato entro la giornata, a cercare veloci conclusioni alle proprie domande» (Edoardo). «Ha permesso attimi di raccoglimento nella quotidianità che altrimenti sarebbero andati perduti» (Sandra).
D’altra parte non possiamo dimenticare che il lungo e affascinante cammino del cardinale Carlo Maria Martini con la Bibbia ebbe inizio in un modo simile. Lo raccontò l’8 dicembre 2000 a un gruppo di seminaristi della Diocesi di Milano: «Come ho incontrato la Scrittura? Mi pare di aver avuto l’intuizione verso i dieci-undici anni, quando mi chiedevo: perché dicono che la Scrittura è il libro di Dio e poi non lo leggiamo mai? Questa piccola curiosità mi ha spinto a prendere in mano non solo i Vangeli, ma tutto il Nuovo Testamento». Sappiamo dove quel viaggio, iniziato così presto e quasi per caso, lo condusse. Anche per noi, allora, non resta che partire, insieme, a Natale.