Un rapporto che fa circolare il bene e che non è mai stato così evidente come durante la pandemia. Il segno concreto di questa vicinanza, però, non deve valere solo per la Giornata nazionale annuale, in occasione della quale, per ogni copia venduta di «Avvenire», un euro sarà devoluto all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero
di Massimo
PAVANELLO
Incaricato diocesano Sovvenire
«Il tuo parroco, uno di famiglia». Suona come uno slogan. E lo è. Marca la Giornata nazionale per il sostentamento dei sacerdoti che si celebrerà domenica 22 novembre. Ma il ritornello non crea la realtà, bensì la rappresenta.
In questo anno – caratterizzato dalla pandemia – se ne è avuta eclatante evidenza. L’elenco è random: preti tornati a fare gli operatori sanitari, la loro precedente professione; preti che hanno benedetto i defunti, magari da soli, poiché i parenti erano impossibilitati a presenziare; preti che hanno trasformato oratori in hub della carità; preti disponibili per il dialogo spirituale telefonico; preti che hanno quotidianamente celebrato l’eucarestia, adattandosi anche ai nuovi media; preti positivi/ammalati di coronavirus, a decine pure nella seconda ondata, a partire dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini; preti morti di Covid-19, una dozzina solo quelli milanesi. Il portale diocesano racconta costantemente le storie di tanti di loro.
Sono circa 34 mila, in Italia, i ministri dei sacramenti. Di cui, 400 fidei donum inviati nei Paesi in via di sviluppo e 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita di servizio ai fratelli. «Prenditene cura» – per dirla con la seconda parte dello slogan di domenica prossima – significa non ostruire una circolarità di bene.
La Giornata nazionale delle Offerte è, allora, una occasione di comunione tra preti e fedeli. Non solo una tantum, però. Ogni giorno dell’anno è possibile eseguire un versamento. Basta anche una piccola somma. Ogni Offerta è il segno concreto di questa vicinanza. Oggi, più che mai, i sacerdoti sono annunciatori di speranza. Rispondono all’emergenza con la dedizione.
Lo crede pure Silvio Orlando, il noto attore napoletano. Il suo pensiero è schietto e non ha bisogno di mediazioni. Ha affermato in una recente intervista: «Credo che i sacerdoti oggi, con tutte le possibili contraddizioni, rappresentino uno dei pochi punti di riferimento. Tra l’altro, e mi fa fatica dirlo perché vorrei una società civile più edificante, la Chiesa è rimasta l’unica a parlare dei poveri, nessun altro ne parla più, peggio della censura. È saltato il tappo dell’egoismo, che prevale su tutto. Rispetto a tante scelte distruttive, la Chiesa è un argine di vita».
Le offerte per il sostentamento del clero servono per l’equo mantenimento di questi uomini della speranza. Nel 2019, a livello diocesano milanese, sono state raccolte 12.209 Offerte. Per un totale di 1.500.715,69 euro. Una cifra, lontana dalle esigenze, che è integrata dall’8xmille e da altre fonti. In allegato i dati ambrosiani, aggregati per Comune.
L’Azione Cattolica, domenica 22 novembre, sosterrà l’iniziativa di Avvenire. Per ogni copia venduta del quotidiano, un euro sarà devoluto all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero.
È possibile donare, ordinariamente, attraverso bonifico bancario, carta di credito, donazione diretta o conto corrente postale. Il bollettino postale, comodo e prestampato, si trova presso ogni parrocchia.
Da oltre un trentennio il clero italiano non riceve più la congrua dallo Stato, ma è affidato alle comunità per il sostentamento. La remunerazione di un prete novello è di 1.008,80 euro, per dodici mensilità. Un sacerdote con venticinque anni di ministero riceve 1.261 euro. A un parroco con trentacinque anni di anzianità, e che sia anche insegnante di religione, spettano invece 1.538,42 euro. Attenzione: tutte le cifre segnalate sono lorde.
Info su www.insiemeaisacerdoti.it