Il Moderator Curiae comunica importanti novità ideate e introdotte per facilitare e accompagnare l’attività delle comunità, in modo che il peso amministrativo non ostacoli l’impegno pastorale. La nuova organizzazione entra in vigore l'1 settembre

di monsignor Bruno Marinoni
Moderator Curiae / Vicario Episcopale per gli Affari Generali

Curia-Arcivescovile
Il Palazzo arcivescovile

Reverendo Parroco,

ti raggiungo con questa importante comunicazione che riguarda la nuova impostazione dell’Ufficio amministrativo diocesano e dell’Avvocatura.

In questi anni di mia presenza in Curia ho raccolto pareri, suggerimenti, necessità e ascoltato lamentele e mi sono deciso a pensare e tracciare una modalità nuova di servizio per le parrocchie e per gli enti diocesani.

Abbiamo pertanto proceduto a una attenta analisi anche coinvolgendo il collegio dei consultori e abbiamo condiviso con il Consiglio episcopale e l’Arcivescovo la bontà e validità di questa proposta.

Tra le tante esigenze espresse e che ci hanno spinti in questa nuova direzione mi sembra doveroso ricordare soprattutto la riduzione del numero dei sacerdoti e il peso che i parroci si trovano costantemente a dover affrontare per la complessità e il continuo evolversi delle normative a cui occorre necessariamente ottemperare.

Introdurremo quindi alcune novità per cercare di facilitare le attività delle parrocchie e individuare modalità di accompagnamento più strutturate che nel tempo possano alleviare il peso amministrativo che deve necessariamente essere ancillare rispetto all’impegno pastorale.

L’Ufficio amministrativo ha svolto finora il compito che tecnicamente si chiama “vigilanza canonica”, cioè concedere le autorizzazioni necessarie per gli atti di maggior importanza a salvaguardia del patrimonio della Chiesa. In tale compito è sempre stato previsto l’adeguato accompagnamento affinché si raccolgano le informazioni e si realizzino le condizioni necessarie prima dell’Autorizzazione a procedere.

La nuova impostazione del settore amministrativo non può che proseguire in questa prospettiva, ma introduce alcuni elementi innovativi che voglio descriverti:

1. Ogni parrocchia avrà un unico referente (Account) per tutte le pratiche di carattere amministrativo.

Ci siamo accorti come i molti riferimenti all’interno dell’ufficio rischiavano di appesantire e allungare l’iter necessario e soprattutto non permettevano al parroco e alla Diocesi di avere uno sguardo d’insieme sulla situazione.

Tale referente sarà la persona a cui rivolgersi per ogni tipo di pratica e potrà indirizzare le più semplici a una celere conclusione e quelle complesse a un percorso adeguato affinché si maturi la decisione più opportuna. Il corretto ricorso a questa nuova figura (unico referente) e il perseguimento dello scopo per cui nasce richiede necessariamente la tua collaborazione e quella dei tuoi tecnici affinché non si creino percorsi alternativi attraverso i dipendenti di Curia con cui si è creato un positivo rapporto di stima negli anni: infatti il corretto flusso di lavoro aiuterà sempre più a raggiungere lo scopo.

A partire dall’1 settembre potrai rivolgerti alla persona indicata (nel documento allegato, ndr) e incaricata a seguire la vostra Zona pastorale.

2. La figura del referente unico permetterà anche una migliore valutazione pastorale a tutti i soggetti che ne sono responsabili.

Accompagnando la singola pratica e conoscendo (nel tempo) la situazione complessiva della parrocchia e del territorio limitrofo, il referente potrà fornire tutti gli elementi alla parrocchia, al decano e al Vicario di Zona per un adeguato discernimento. Attualmente è già prevista la richiesta di alcuni pareri, ma tale figura dovrebbe aiutare a rendere più dinamica anche questa fase pastorale particolarmente delicata e decisiva.

3. L’ufficio per le Autorizzazioni sarà distinto da quello della Consulenza.

Tale scelta permette di comprendere come questo accompagnamento di consulenza non sia già una sorta di avallo all’ipotesi presentata dalla parrocchia: la fase della consulenza resterà necessariamente distinta dalla fase del nulla osta a procedere e il referente valuterà quando si potrà portare la pratica all’autorizzazione. Con questi due uffici la parrocchia o l’ente (e i suoi consulenti) non avrà un rapporto diretto, ma solo mediato dal referente.

4. L’Avvocatura, pur mantenendo il ruolo previsto dallo Statuto della Curia, si interfaccerà con le parrocchie solo attraverso il referente come gli altri due uffici.

In allegato trovate alcune slide che possono aiutare visivamente a comprendere i processi di presentazione, istruzione e autorizzazione delle pratiche. All’inizio del nuovo Anno pastorale cercheremo di creare delle occasioni per presentare nel dettaglio le novità (nuovi parroci, visita pastorale…), ma siamo anche disponibili a incontri decanali di sacerdoti e Consigli affari economici da voi promossi.

Colgo anche l’occasione per indicare i nuovi responsabili degli uffici della parte amministrativa a partire dall’1 settembre e ringraziare chi lascia il servizio in Curia:

Ufficio Parrocchie (referenti per le parrocchie): mons. Bruno Marinoni (ad interim)
Ufficio Enti (referente per enti indicati nello statuto della Curia): dott. Antonio Antidormi
Ufficio Autorizzazioni Diocesane: don Attilio Borghetti
Ufficio Consulenza: dott. Vincenzo Russo
Avvocatura: mons. Marino Mosconi
Avvocatura referente operativo: don Michele Porcelluzzi
Economo Diocesano: dott. Antonio Antidormi

Nella speranza che tale processo porti i suoi frutti, ti chiedo la massima collaborazione per aiutarci reciprocamente ad affinare quegli elementi di criticità che emergeranno inevitabilmente in un processo del genere.

L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

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