Alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli sul tema «Le Chiese di fronte alla ricchezza, alla povertà e ai beni della terra»

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Panoramica di Assisi

Dal 21 al 27 luglio alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli (Assisi) si svolgerà la 56ª Sessione di formazione ecumenica del Segretariato Attività Ecumeniche (Sae), associazione di laiche e laici per l’ecumenismo e il dialogo a partire dal dialogo ebraico-cristiano.

L’appuntamento di studio, riflessione e condivisione, che riunisce cristiane e cristiani di diversa confessione e alcune presenze ebraiche e musulmane, riprende quest’anno il tema del rapporto tra le Chiese, le risorse economiche e la condizione umana, focalizzandolo sull’aspetto della povertà e tenendo ancora presente il tema dei beni della terra che costituisce il filo rosso del biennio. Il confronto stimolante nella sessione del 2018, aperto su direzioni alquanto originali come il finanziamento delle Chiese affrontato in chiave ecumenica, ha fatto crescere nel Sae la consapevolezza dell’importanza di riflettere insieme su temi ineludibili. 

«Poveri» è una parola esigente e ambivalente per tutte le tradizioni cristiane e un termine discriminante in ambito sociale e globale. Nel campo spirituale è parola multiforme, che richiama l’altra “miti”, entrambe presenti nelle Beatitudini (nelle versioni lucana e matteana). Guardando al futuro del nostro pianeta, si dovrebbe, per certi versi, trascrivere la parola mitezza in modi inediti; infatti solo l’assunzione di stili di vita miti consentirà alla terra di avere un futuro. La causa dei poveri e quella del pianeta sono ormai inscindibilmente legate tra loro. La salvaguardia del creato è un impegno ecumenico forte e concorde delle Chiese. È giunto il tempo di considerarla una forma di nonviolenza chiamata a prolungarsi nei rapporti sociali e civili, specie quando chiusure, ostilità e conflittualità sono tutte all’ordine del giorno. L’accoglienza è una forma di non ingenua mitezza richiesta concordemente a tutte le Chiese. L’incidenza alquanto contenuta avuta da esse sul mutamento positivo della società è motivo di riflessione seria, ma non rassegnata, sulla povertà della loro testimonianza.

Il Dio dei poveri è un tema presente nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’islam; dedicarvi un’ampia tavola rotonda a quattro voci (ebraica, Anna Foa; cattolica, Stefania Monti; protestante, Paolo Ricca; musulmana, Yassine Lafram) rappresenta un’occasione per sviluppare il dialogo interreligioso in modo originale.

Accanto a temi inediti, e a una serie di relatrici e relatori alla loro prima esperienza in una sessione di formazione ecumenica Sae, la settimana a Santa Maria degli Angeli riproporrà alcune delle sue consolidate linee guida, costituite da liturgie, riflessioni bibliche, attenzione al mondo femminile, confronti vivaci e costruttivi svolti nei laboratori, contraddistinti dal clima di incontro, collaborazione e amicizia propri dell’ecumenismo vissuto.

Tra le relatrici e i relatori ci sono docenti – Anna Foa (Università La Sapienza), Hanz Gutierrez Salazar (Facoltà avventista di teologia), Simone Morandini (Istituto studi ecumenici San Bernardino) -, esponenti delle Chiese – Paolo Ricca, Giuseppina Bagnato, Eva Guldanova, Guido Dotti, Bruno Bignami, Stefania Monti, Ignazio De Francesco, Susanna Giovannini, Ulrike e William Jourdan, Sergio Mainoldi, Ionut Radu, Davide Romano – e dell’ebraismo comeRav Amedeo Spagnoletto e Sandro Ventura.

Condurranno i laboratori, tra gli altri, i teologi cattolici Brunetto Salvarani, Marco Dal Corso, Giuseppe Quaranta, Gabriele Scalmana, Gianni Novelli; le pastore valdesi Dorothee Mack, la pastora battista e presidente della Fdei Gabriela Lio, i presbiteri cattolici Andrea Bigalli, Marco Campedelli, Matteo Prodi; i presbiteri ortodossi Gabriel Codrea e Traian Valdman, la biblista Lena Residori, i biblisti Carmine Di Sante, il giornalista Antonio Quaglio, la pedagogista Raffaella Baldacci.

Per informazioni: sessione.estiva@saenotizie.it; tel. 373.5100524 (ore 12-14; 19-21)

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