Al Museo diocesano Carlo Maria Martini un dibattito intorno alla ricerca effettuata sul campo dalla Fondazione Verga e raccolta in un volume del Centro Ambrosiano. L'incontro è valido per la formazione permanente dei giornalisti
Dagli untori immortalati dal Manzoni, ai controlli sanitari imposti dagli Stati Uniti all’epoca della grande migrazione europea, la storia dei pregiudizi verso gli immigrati, giustificati da ragioni igienico-sanitarie, è lunga e tenace. La ricerca sul campo, nata dall’esperienza della Fondazione Verga presso ospedali e case di riposo milanesi, pubblicata nel volume del Centro Ambrosiano Gli stranieri stanno bene (160 pagine, 16 euro), mostra invece che i migranti arrivano fondamentalmente sani, visto che a partire sono soprattutto persone giovani e produttive. Poi, la loro buona salute si deteriora nel tempo, a causa di lavori usuranti e precarie condizioni di vita, mentre affetti e reti di aiuto familiari sono assenti. «Così, il migrante sano rischia di diventare migrante esausto», dice nella prefazione il sociologo Maurizio Ambrosini.
Ma le difficoltà di comunicazione, le incomprensioni e gli stereotipi spesso rappresentano dei grossi ostacoli ai percorsi di cura e complicano le relazioni tra operatori sanitari e pazienti, nelle corsie ospedaliere e nei Pronto Soccorso. Che fare, dunque?
Il convegno in programma a Milano sabato 11 maggio, presso l’auditorium del Museo diocesano Carlo Maria Martini (piazza Sant’Eustorgio 3), dalle 9.30 alle 13, promosso da Unione Cattolica della stampa italiana della Lombardia, editore ITL, Fondazione Franco Verga, si interroga sulla conoscenza, percezione e comunicazione del fenomeno migratorio rispetto ai temi della cura e dalla salute, alla luce del VI Rapporto della Carta di Roma “Notizie di chiusura”.
Dopo i saluti iniziali di Lino Duilio (presidente Fondazione Verga) e Monica Forni (presidente Ucsi Lombardia), sono previsti gli interventi di Maurizio Ambrosini (docente Università Statale di Milano, Dipartimento Scienze politiche e sociali: «Migranti, rifugiati, società multietnica: dati salienti, questioni aperte e opportunità»), Antonietta Cargnel (già Primario Ospedale Sacco di Milano: «Il rapporto con la salute dei migranti negli ospedali e nei Pronto Soccorso: problemi di comunicazione e di mondi culturali che si confrontano senza conoscersi»), Alessandro Galimberti (presidente Ordine Giornalisti Lombardia: «Mass media e processi migratori, le dinamiche e i problemi di una comunicazione adeguata e completa. Il Rapporto della Carta di Roma “Notizie di chiusura”»), Samuele Davide Molli (ricercatore Università Cattolica di Milano: «La salute dei migranti tra realtà e percezione. Sintesi di una ricerca»). Modera Laura Silvia Battaglia, giornalista freelance
Il convegno è riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti e dà diritto ai crediti formativi deontologici (iscrizioni sulla piattaforma SIGeF).