Con partenza dalla chiesa del SS. Redentore il rito quaresimale per la Zona pastorale IV sul tema «E noi vedemmo la sua gloria». In allegato l'omelia

Via Crucis Milano 2019

Il cammino dell’umanità è stato il filo conduttore dell’omelia (in allegato) pronunciata dall’Arcivescovo venerdì 29 marzo, durante la quarta Via Crucis quaresimale svoltasi a Legnano per la Zona IV sul tema «E noi vedemmo la sua gloria» (Gv 1,14), con partenza dalla chiesa del SS. Redentore.

Le diverse stazioni della Via Crucis prendono spunto da alcuni versetti dei Salmi con l’intento di fare memoria a un tempo della preghiera di Gesù che, gravato dal peso della Croce, si rivolge al Padre in un filiale abbandono, e della preghiera di tutti gli oppressi della terra che, unendosi a Cristo, ritrovano il coraggio e la forza di un fiducioso ricorso a Dio. Le pagine bibliche, tratte dal Nuovo Testamento, illuminano i quadri delle diverse stazioni della Via Crucis, mentre le preghiere di santi e pontefici ci fanno sentire in compagnia di uomini e donne che hanno vissuto l’immedesimazione al Cristo sofferente e glorioso.

A Legnano monsignor Delpini ha riflettuto su un cammino che sembra smarrito, interrotto, senza meta, per genitori che cercano figli senza sapere dove sono, per giovani che cercano adulti senza trovarli: «Il paese felice sembra che non sia da nessuna parte e che nessuno ne conosca la via». Poi ci sono altri cammini, anzi, «vie di fuga», «da paesi tribolati, da vite sbagliate, da situazioni insostenibili». Si brancola nel buio, «non si vede la direzione, non si vede la strada». C’è anche chi sta fermo: «Perché andare se non c’è una direzione? Perché intraprendere una strada se la meta non c’è, se la proposta non ha niente di attraente?».

E allora ecco «il sentiero della vita»: «Gesù è la via, un maestro affidabile», «Gesù è la vita, una promessa persuasiva e affidabile», «Gesù è il pastore: non solo indica la via, non solo promette la meta desiderabile, ma accompagna il cammino». Quindi «non c’è altra via, solo quella della croce», per seguire Gesù, il buon pastore, «se non quella di camminare come lui sperimentando lo sconcerto di fare il bene e ricevere il male, di offrire un aiuto e essere guardati con sospetto, di offrire amicizia e avere in cambio inimicizia». Bisogna allora tenere «fisso lo sguardo su Gesù» e trovare in lui «la sapienza e la forza per essere fedele al cammino intrapreso, che certo porta alla terra promessa, che è la comunione beatifica».

Ecco il calendario degli altri riti.

Venerdì 5 aprile, Zona III, Oggiono: partenza alle 20.45 dalla chiesa di Sant’Eufemia

Martedì 9 aprile, Zona II, Gallarate: partenza alle 20.45 dal Centro della Gioventù (via don Minzoni 7)

Venerdì 12 aprile, Zona V, Cesano Maderno: partenza alle 20.45 dalla chiesa della Beata Vergine Immacolata, Binzago.

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