Nella due giorni di lavori (9-10 gennaio) a cui ha partecipato il presidente della Cei Bassetti, la Cel ha riflettuto tra l’altro sul Decreto Sicurezza divenuto legge: le Caritas diocesane operino in sintonia con il Papa e i Vescovi, si sostengano gli interventi di integrazione già in atto, i fedeli siano testimoni di speranza

Cel

«Grazie per l’esperienza bella e gioiosa di questa fraternità. Mi spiace dovervi lasciare». Così il Presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, si è congedato dai Vescovi lombardi al termine dei due giorni di lavoro che si sono tenuti a Caravaggio mercoledì 9 e giovedì 10 gennaio.

Fraternità, laboriosità, schiettezza, confronto sincero con la Parola di Dio, sono state le caratteristiche che hanno condotto i presuli ad affrontare i nodi di questa stagione ecclesiale, sociale e politica così stimolante, seppure carica di problemi.

Fra questi – grazie alla presenza di Luciano Gualzetti, delegato Regionale Caritas – si è posta attenzione al fenomeno migratorio, con l’insieme dei problemi che comporta. Non ultimo il recente Decreto Sicurezza, convertito in legge l’1 dicembre 2018, che tende a ridurre questa emergenza a una semplice questione di ordine pubblico. Per questo i Vescovi lombardi, mentre invitano tutti i fedeli a riflettere e a superare reazioni emotive, incoraggiano le Caritas diocesane a continuare in sintonia con la Cei e il magistero di Papa Francesco. Nello stesso tempo invitano a voler sostenere con generosità quegli interventi di integrazione già in atto, tesi alla promozione della giustizia e della dignità di ogni persona.

A fronte di una situazione sociale incerta e frammentata, dove è più facile coltivare solitudine e angoscia, i Vescovi invitano i fedeli delle loro Chiese a essere testimoni di speranza, capaci di segnare questo nostro tempo con significative scelte di profezia evangelica.

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