Ricezione e suggerimenti per l’attuazione di “Cresce lungo il cammino il suo vigore” al centro dell’XI sessione. Apprezzamento per la pubblicazione anticipata, lo stile semplice e i contenuti fondamentali, auspicato un graduale approfondimento

di monsignor Paolo MARTINELLI
Vescovo ausiliare e Vicario episcopale

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A Seveso, presso il Centro pastorale ambrosiano, martedì 27 novembre si è svolta la XI sessione del Consiglio presbiterale diocesano. Alla presenza dell’Arcivescovo Mario Delpini i consiglieri si sono confrontati sul tema “Ricezione e suggerimenti per l’attuazione della Lettera pastorale per l’anno 2018-2019: Cresce lungo il cammino il suo vigore. Il popolo in cammino verso la città santa, la nuova Gerusalemme”.

L’Arcivescovo è intervenuto all’inizio ringraziando il Consiglio presbiterale per tutto il lavoro svolto per il Sinodo minore “Chiesa dalle genti”, conclusosi il 3 novembre scorso. Ha ricordato anche il sinodo dei Vescovi sui giovani, cui ha personalmente partecipato, e la necessità di tradurne i risultati per la nostra diocesi. Ha introdotto il dibattito una riflessione di don Massimiliano Scandroglio, docente di Sacra Scrittura presso il Seminario arcivescovile, sul valore dei Salmi come preghiera del popolo pellegrinante, della “Chiesa in uscita”. Il popolo è in cammino perché Dio lo attrae. È stato ricordato che il modo più appropriato di accostare i Salmi è di lasciarsi trasportare dal loro movimento verso Dio.

Successivamente sono intervenuti circa venti consiglieri sottolineando diversi aspetti della Lettera, suggerendo idee per l’attuazione e condividendo iniziative già in atto. Apprezzato il fatto di averla resa pubblica in luglio, così da poter essere recepita nella programmazione parrocchiale. Valutato positivamente lo stile semplice e il richiamo alle dimensioni fondamentali della vita cristiana: l’ascolto della Parola di Dio, da rilanciare attraverso i gruppi di ascolto; la celebrazione eucaristica, riconoscendo la centralità della domenica; la preghiera personale e comunitaria, in particolare la Liturgia delle Ore; la responsabilità di fronte al mondo.

Sono le “cose di sempre” che hanno bisogno di essere riscoperte nella loro perenne freschezza. Suggestiva l’immagine dinamica della Chiesa pellegrina che incontra gli altri uomini in cammino, testimoniando la bellezza della meta. L’auspicio finale è che i temi proposti dalla Lettera siano approfonditi gradualmente nel tempo.

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