Un social contest che invita a condividere i buoni incontri quotidiani con persone diverse da noi. Il concorso si chiude il 15 settembre, in palio un viaggio in Kenya per due persone

scendi dalla pianta

L’uomo è il frutto degli incontri che fa. Lo è a livello individuale. Ma anche di specie. Al contrario di molti animali, gli uomini non possono essere distinti in razze, perché – a differenza per esempio degli scimpanzé – agli albori della storia scesero dalle piante e iniziarono a spostarsi e, spostandosi, a mescolarsi tra loro. Secondo alcuni recenti studi sul genoma umano, proprio l’incontro tra individui con patrimoni genetici differenti ha reso l’uomo quello che è. Anche nella nostra storia personale sono stati proprio gli incontri con gli altri a farci progredire, nella consapevolezza di chi siamo, a farci conoscere qualcosa di nuovo del mondo, ad aprirci la mente e renderci migliori.

Oggi la narrazione delle migrazioni sottolinea più gli aspetti negativi che quelli positivi. Alcuni drammatici fatti di cronaca suggeriscono l’idea che la convivenza sia impossibile o che comunque ci sia più da perdere che da guadagnare. Questa rappresentazione a senso unico alimenta la paura verso chi ha un colore diverso della pelle, appartiene a un’altra cultura, prega un altro Dio. Dopo essere scesi dalle piante millenni di anni fa per diffonderci nel mondo, è come se volessimo risalirci, erigendo muri per difenderci dagli altri. È questo il nostro destino? Gli altri, sempre diversi, sono una minaccia? Storditi dal rumore dell’albero che cade, non stiamo diventando incapaci di ascoltare le migliaia di fili d’erba che crescono?

Un modo per sconfiggere la paura è ripartire dalla vita quotidiana. Questo il messaggio che Caritas Ambrosiana lancia con il contest «Scendi dalla pianta». Un invito a condividere i buoni incontri che quotidianamente facciamo con persone diverse per colore della pelle, cultura, religione, storia. Nel quartiere, in parrocchia, a scuola, in un campo da calcio, al lavoro. Ovunque.

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Come partecipare

Per partecipare al contest occorre collegarsi al sito dedicato https://share.caritasambrosiana.it/scendi-dalla-pianta/, inserire nome, cognome, email, nick name con cui si vuole firmare il proprio contributo, allegare un’immagine (formato .jpg, .jpeg, .gif, .png delle dimensioni massime di 2 mb) con una didascalia o una breve storia dell’incontro fatto, utilizzando l’apposito form. Possono partecipare le persone che hanno compiuto 18 anni al momento dell’invio del materiale. Non c’è un limite all’invio di contributi.

Il materiale verrà valutato per verificare l’aderenza con il tema del concorso e successivamente sarà pubblicato sul sito share.caritasambrosiana.it. Ogni partecipante riceverà un’email nel momento in cui il contributo sarà pubblicato, in modo da poter promuovere la pagina dedicata e ricevere più voti (secondo una scala che va da 1 a 5 stelle). Le dieci foto con didascalia o storia allegata che riceveranno più voti andranno in finale. Il concorso si chiuderà il 15 settembre alle 23.59 e il vincitore sarà proclamato il 20 settembre.

Per utilizzare i propri social (Facebook, Twitter e Instagram) occorre inserire l’hashtag #scendidallapianta #sharejourney e la citazione a @Caritasambrosiana per Facebook, @caritas_milano per twitter e @caritasmilano su Instagram, in modo che il materiale sia rilanciato.

I contributi finalisti saranno valutati da una giuria di professionisti, scelti tra figure rappresentative del mondo della solidarietà, dell’informazione e dell’arte: Piero Colaprico (giornalista de La Repubblica e scrittore), don Virginio Colmegna (già direttore di Caritas Ambrosiana, oggi presidente della Casa della Carità), Paolo Lambruschi (giornalista di Avvenire), Ginette Caron (comunication designer, vincitrice del Grands Prix du Design, Montréal-Canada, 2018), Michelle Hough (communications officer di Caritas Internationalis), Terry Dwan (architetto, designer, art director) e Massimo Zingardi (giornalista, art director e fotoreporter).

Il vincitore si aggiudicherà un viaggio per due persone in Kenya, dove ammirare le straordinarie ricchezze faunistiche e ambientali del Nakuru Lake National Park e del lago Baringo, incontrare i pastori seminomadi Masai alle prese con il difficile adattamento ai cambiamenti climatici, scoprire l’impegno di alcune ong per insediare nel territorio un tipo di agricoltura sostenibile, conoscere i pescatori di pesce persico del lago Vittoria e gli artigiani che lottano per il proprio riscatto (itinerario curato dall’Agenzia di Turismo responsabile “Viaggi e Miraggi”). Il viaggio potrà essere effettuato nell’estate 2019.

 

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