Il progetto di vita basato sul Vangelo a cui rimase sempre fedele deve essere motivo di ispirazione anche per noi, come cammino possibile a ogni credente. Le celebrazioni a Pontenuovo, Mesero e Magenta nel giorno della sua festa liturgica
di monsignor Paolo
MASPERI
Rettore del Santuario diocesano della Famiglia
Il calendario è un segnale che non ti imbroglia: il 28 aprile, giorno della sua canonizzazione nel 2004, è il ricordo e la festa di Santa Gianna Beretta Molla. Una felice occasione su cui la recente esortazione apostolica Gaudete et exsultate ci obbliga e ci chiama a riflettere.
Accostarsi ai Santi è un dovere rilevante per l’autocomprensione della Chiesa: essi sono l’esegesi attuale e viva del Vangelo. Penso proprio che nella nostra vita dobbiamo appassionarci, conoscere bene qualche storia di santi che ci hanno entusiasmato. Questa constatazione possiede un’attualità, forse la loro figura appartiene a un’epoca vicina o simile alla nostra. Ecco allora il nostro sforzo: quello di realizzare con modalità semplici un accostamento storico e spirituale che ci colloca sulla loro lunghezza d’onda e ci permette di trovare un confronto per individuare nella nostra vita quei passi che ci conducono a Gesù, centro di santità e irradiazione di propositi dentro la nostra vita cristiana.
Santa Gianna non è Santa solo per aver anteposto alla sua la vita della bambina che portava in grembo, ma soprattutto perché dal 1938 fece scaturire un proposito forte e coraggioso. Dopo quel corso di esercizi vissuto e celebrato a Genova, lei decise la sua strada strutturata su tre parole: «Voglio amare Gesù». Su questo progetto, cui rimase incrollabilmente fedele, lei conobbe, amò e visse il suo Vangelo di vita.
La festa di quest’anno vuole evidenziare, dietro il suggerimento di Papa Francesco, la santità di Santa Gianna come cammino possibile a ogni credente su questa strada. Il programma vuole indicare luoghi, tempi, parole che la Chiesa propone a tutti i suoi figli devoti che in lei vedono i tratti di santità nel vissuto quotidiano di donna, sposa, madre, medico, educatrice.
La giornata prevede una Santa Messa alle 8.30 a Pontenuovo, luogo della morte il 28 aprile 1962. Nel Santuario diocesano della Famiglia a Mesero – luogo della sua professione medica dal 1950 al 1962, dove conobbe il marito, si curvò sulle sofferenze di piccoli, giovani e adulti, crescendo nella comprensione della bellezza di ogni vita, ricevuta, donata e testimoniata con la parola, l’invito e l’esempio – alle 7.30, Santo Rosario e celebrazione dell’Eucaristia trasmessa da Radio Maria. Alle 10.30 il Vescovo monsignor Erminio De Scalzi, affiancato dei sacerdoti del Decanato, presenterà la figura della Santa e celebrerà l’Eucarestia sul luogo della sepoltura nel cimitero di Mesero. Sempre sabato, alle 18, il Vicario generale monsignor Franco Agnesi celebrerà nella Basilica di Magenta, città dove la Santa nacque, fu battezzata, ricevette l’Eucarestia e si sposò il 24 settembre 1955.
Attorno a tre Chiese si evidenzierà la nostra lode e il culto che ci aiuterà alla riflessione contemplativa di questa Santa, perché il nostro cammino di santità, nella sequela di Gesù, si possa realizzare con la presenza, l’opera e l’intercessione di Santa Gianna, Santa della porta accanto, sempre aperta e pronta alle nostre invocazioni.