Il Vicario episcopale don Antonelli ricorda la Comboniana scomparsa il 23 giugno, già moderatrice della Consulta per la Chiesa dalle genti, rievocando un suo intervento al Consiglio episcopale milanese. Funerali il 26 giugno a Milano

di don Mario ANTONELLI
Vicario episcopale per l’Educazione e la Celebrazione della Fede e per la Pastorale scolastica

Luisella_Musazzi
Suor Luisella Musazzi

Nella mattinata del 23 giugno è scomparsa suor Luisella Musazzi, Missionaria comboniana, consulente stabile del Consiglio episcopale milanese e moderatrice della Consulta diocesana per la Chiesa dalle genti (2019-2022). Il funerale verrà celebrato lunedì 26 giugno, alle 11, nella chiesa di San Basilio a Milano (via privata Pietro Magistretti 1). Pubblichiamo il ricordo di don Mario Antonelli, Vicario episcopale.

Il fuoco dentro: quello del vento pentecostale, quello dell’ardore missionario. Tra dolcissima nostalgia dell’andare apostolico e un senso materno del tempo, già provata da una malattia ostinata, quel giorno, nella sua piccola comunità zeppa di genti, ascoltò. Ascoltò del desiderio dell’Arcivescovo: una donna a moderare la Consulta diocesana per la Chiesa dalle genti e, quindi, consulente in modo stabile del Consiglio episcopale milanese. E giunse il suo sì, ad assecondare un guizzo promettente di coraggio di Vangelo della Chiesa ambrosiana. Da lì, per tre anni, pensiero e parola, passione apostolica e profezia che prendono corpo in processi ecclesiali; processi per una riforma della Chiesa, accordando le voci delle genti, danzando sulle note della missione e della sinodalità. Ed è Gruppo Barnaba, ed è Assemblea sinodale decanale…

Nel suo andare per le terre ambrosiane, la forma della condivisione: la regola discepolare del due a due. Nei suoi misurati interventi, l’impronta dell’amore fontale che tutto pervade, l’affetto per la carne di Gesù che spiazza e scompiglia: muove i passi, strattona via da indolenze e paure. De André lo cantava, noi l’abbiamo letto nei suoi occhi e sulle sue labbra: «Non potete fermare il vento; gli fate solo perdere tempo».

Ho conservato, quasi bacio e consegna, la traccia del suo presentarsi al Consiglio episcopale del 20 marzo 2019. La riporto senza ritocchi, così come me la sottopose, prudente, non timorosa, il giorno prima. Teniamocela stretta, con la sua mistica dell’osare. Se la gratitudine al Signore per questa donna credente non è simulata, mandiamo a memoria quelle sue parole: con affetto riconoscente, come responsabilità ancora da assumere. Insieme…

Al Consiglio episcopale milanese (20 marzo 2019)

  • Saluto, ringraziamento per la fiducia, per il lavoro fatto dalla commissione preparatoria e per tutte le persone che hanno dato il loro contributo…
  • Sinodo dalle Genti… opportunità dello Spirito che fa nuove tutte le cose. Non le “butta via…” Vento che scombina un po’… Fuoco che accende la passione per il Regno e illumina il cammino
  • Cresce lungo il cammino il suo vigore…” (Lettera pastorale), così il cammino sinodale da implementare: non una strategia costruita da un “nucleo pensante” ma un PROCESSO fatto di ascolto, dialogo e confronto (parole più ricorrenti nelle Costituzioni sinodali) per gustare e alimentare la testimonianza della Chiesa che è in questa Diocesi. Un Processo che non è preoccupato dei risultati, ma di non essere indifferenti.
  • Un cammino fatto insieme, in com-unione per contemplare ciò che il Signore sta facendo nascere e crescere. Credo che l’atteggiamento privilegiato per questo procedere sia la mistica dell’osare (il mio essere qui è già un osare da parte vostra…). Osare… per crederci e non vivere questa opportunità come una delle tante cose/programmi da fare: «abbiamo già pescato tanto, ma sulla Tua Parola getterò le reti…». Osare… per incoraggiare e coinvolgere. Osare… per affidarsi alla novità di Dio con lo stupore e l’umiltà del servo buono e fedele. Osare… per cogliere le diversità come opportunità, dono e sfida. Osare… per riaccendere la Profezia, capaci di leggere la storia che abitiamo con la forza della Parola di vita e la metodologia dell’incontro, usata da Gesù.
  • La “Consulta diocesana per la Chiesa dalle genti” è chiamata, mi sembra (Cost. 7), a sostenere questo processo, a individuarne le vie, a sostenere il passo, ad ascoltare, dialogare e coinvolgere tutti, a valorizzare ogni iniziativa e presenza, perché nessuno si senta ai margini, a dar voce a chi non sembra averne molta (forse perché parla un’altra lingua, o ha un altro percorso di fede…).
  • La Consulta in questi primi mesi, penso che si dovrà “immergere” nel documento finale, (Costituzioni) per studiarlo e per appropriarsene, per darsi una metodologia di lavoro e per conoscere e farsi conoscere nelle varie zone e soprattutto nei Decanati, Cappellanie, realtà sociali…
  • Da parte mia credo che sia importante conoscere le vostre realtà di Zona prendendo contatto personalmente con voi.
  • Lo stile di collaborazione per cercare e percorrere insieme le vie del Signore, unito alla preghiera fiduciosa, credo siano la nostra forza.

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