Scomparso a 74 anni il medico socio delle Acli, da anni attivo nel favorire il dialogo tra le Chiese cristiane. I funerali venerdì 12 maggio ad Arosio, dove risiedeva
Mercoledì 10 maggio, ad Arosio (Como), è scomparso il dottor Pierangelo Torricelli, medico, 74 anni, animatore del gruppo ecumenico di Cantù. Esperto in materia di sicurezza sul lavoro, è stato figura sanitaria competente presso l’Istituto scolastico comprensivo di Inverigo nonché responsabile della Caritas parrocchiale di Arosio. I funerali si svolgeranno venerdì 12 maggio, alle 14, presso la chiesa parrocchiale di Arosio.
Lo ricordano in particolare le Acli, di cui era socio ed è stato per anni la guida del gruppo che si ritrova presso la parrocchia di San Paolo a Cantù per seguire il tema dell’ecumenismo, animando con passione l’incontro tra le Chiese ortodosse e protestanti, fino ad arrivare alle Chiese evangeliche e pentecostali africane presenti sul territorio.
Nel 2007, con la moglie Carla, partecipò all’assemblea ecumenica di Sibiu (Romania), sul tema «La luce di Cristo illumina tutti. Speranza di rinnovamento e unità in Europa». Le Acli di Arosio riprendono sul loro sito il suo racconto quell’esperienza, da cui traspare il grande entusiasmo ecumenico di “Piero” (come lo chiamavano gli amici).
«24 pellegrine e pellegrini protestanti e cattolici si sono incamminati il 4 settembre da Milano verso la Romania, insieme a 15 giovani ortodossi rumeni di Bucarest, guidati dal proprio parroco padre Mircea Alexa Uta – si legge -. Siamo stati ospiti presso una struttura dei padri Somaschi a Tirgoviste, abbiamo conosciuto le tracce storiche e attuali della presenza di diverse Chiese protestanti (a Brasov, Cluj Napoca e Sibiu), abbiamo incontrato un sacerdote greco-cattolico a Cluj Napoca e il metropolita ortodosso rumeno di Alba Julia, visitato diversi monasteri ortodossi (maschili e femminili) in cui abbiamo fatto tappa anche per pernottare. Dalla sera del 7 settembre, ci siamo mescolati con il “popolo ecumenico” presente a Sibiu. È stata un’esperienza emozionante per il grande calore e amicizia tributatici da tutti i rappresentanti delle Chiese visitate, oltre che un bagno di conoscenze storiche, culturali e spirituali non indifferente».