Programmare e gestire gli spazi per far crescere una comunità: se ne parlerà l’11 marzo nella terza sessione del percorso diocesano «Processi che generano fraternità»

di Virginio Brivio

Il Bosco Verticale di Milano
Il Bosco Verticale di Milano

05Sempre più spesso negli ultimi anni hanno fatto irruzione nel linguaggio comune termini come “rigenerazione”, “sostenibilità urbanistica”, “impronta ambientale”, “riduzione del consumo di suolo”, “progettazione partecipata”, “efficientamento energetico”, solo per citarne alcuni.

Espressioni che, se non utilizzate come meri e banali refrain alla “moda”, indicano, da un lato, come ineludibilmente nell’opinione pubblica è in corso un allargamento nella visione e nell’approccio alla progettazione urbanistica di un territorio. In altri termini, gli elementi spaziali e materiali di un progetto vanno ormai pensati in radice fortemente connessi non solo a un equilibrio ambientale di lungo periodo, bensì anche alla qualità delle “buone relazioni”, che tali progetti dovrebbero contribuire a generare. Dall’altro lato, tali concetti richiamano la necessità di un coinvolgimento di diversi soggetti operanti sul territorio, non solo degli “esperti” di urbanistica ed edilizia, al fine di trovare migliori soluzioni ed equilibri per l’insieme delle condizioni di sviluppo di una comunità.

Lo stesso Magistero della Chiesa, da ultimo con l’Enciclica Laudato Si’ di papa Francesco, pone forte attenzione su questo tema: «È necessario curare gli spazi pubblici, i quadri prospettici e i punti di riferimento urbani che accrescono il nostro senso di appartenenza, la nostra sensazione di radicamento, il nostro “sentirci a casa” all’interno della città che ci contiene e ci unisce. È importante che le diverse parti di una città siano ben integrate e che gli abitanti possano avere una visione d’insieme invece di rinchiudersi in un quartiere, rinunciando a vivere la città intera come uno spazio proprio condiviso con gli altri» (cfr. 151 LS).

L’incontro

Il terzo appuntamento del percorso di formazione socio-politica promosso dalla Diocesi – «Processi che generano fraternità: lavoro, impresa, ambiente, legami, famiglia» -, per gli impegnati nel sociale e nell’amministrazione della res publica, in programma sabato 11 marzo dalle 9.30 alle 12.30 presso il Centro Pastorale Ambrosiano di Milano (vedi qui la locandina), avrà come tema «Programmare e gestire spazi e territori: occasione di crescita e cura di una comunità».

Aiuteranno nella riflessione l’intervento introduttivo dell’architetto Stefano Boeri (presidente della Fondazione Triennale di Milano, docente universitario, progettista e già assessore comunale), al quale seguiranno le testimonianze di don Ambrogio Basilico (parroco di Santo Curato D’Ars al Giambellino), nonché successivamente di Lorenzo Radice e di Lorena Fedeli, rispettivamente sindaco e assessora all’urbanistica del Comune di Legnano.

L’obiettivo delle testimonianze consiste nel condividere l’esame di percorsi dal territorio complementari alla relazione principale, cercando di facilitare il confronto tra i partecipanti. Si tratta di esperienze vissute in contesti diversi (metropolitano una, di media città di provincia l’altra), ma accomunate dalla sfida di riqualificare spazi significativi di città in un’ottica di costruzione di comunità, anche nel solco delle indicazioni dei 17 goals dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite e delle indicazioni della programmazione Europea (da ultimo le risorse del Pnrr).

Il confronto sarà anche occasione per approfondire e individuare le possibili azioni comuni tra comunità ecclesiale e comunità civile per la costruzione della “città dell’uomo”, tramite il perseguimento del bene comune a partire dal tema strategico della progettazione urbanistica delle nostre città.

 

Ti potrebbero interessare anche: