«È possibile diventare adulti oggi?» l’interrogativo al centro dell’appuntamento del 16 dicembre al Politecnico, rivolto a studenti e docenti. Con il fondatore di Kayros interviene l’educatore Daniel Zaccaro
di Enrico
Viganò
Di fronte alla crescente preoccupazione dei giovani di fronte al loro futuro e di una parte del mondo adulto di fronte al mondo enigmatico dei giovani stessi, la Fondazione Sinderesi – organizzazione lecchese che persegue fini di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza e solidarietà sociale a favore delle nuove generazioni – offre nel corso dell’anno a studenti e docenti delle scuole superiori incontri e dibattiti per focalizzare temi fondamentali per la formazione e la crescita.
Gli appuntamenti si svolgono presso il Politecnico di Lecco (via Previati 1c) fino a gennaio, mentre un evento conclusivo, aperto anche alla cittadinanza, chiuderà il percorso nel mese di maggio. I docenti possono accreditarsi sulla piattaforma Sofia.
Si è iniziato giovedì 1 dicembre parlando di occupazione nel seminario dal titolo «Il mondo del lavoro: appunti di viaggio per prepararsi a entrare in una realtà in rapida e continua evoluzione», con la partecipazione di Valentina Cogliati e Massimiliano Riva, imprenditori alla guida di grandi aziende del territorio, particolarmente attenti anche alla formazione del personale.
Molto atteso è l’incontro di venerdì 16 dicembre, che porterà i giovani a interrogarsi sulla possibilità di pensarsi uomini e donne capaci di prendere decisioni giuste e coraggiose, anche a fronte di un percorso di crescita segnato da errori o difficoltà. Interverranno don Claudio Burgio, cappellano del carcere Beccaria e fondatore della comunità Kairos di Vimodrone, e Daniel Zaccaro, educatore e protagonista del libro Ero un bullo di Andrea Franzoso.
Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 25 gennaio: cinque rappresentanti delle tradizioni culturali e religiose induista, buddista, cristiana, ebraica e musulmana si interrogheranno sulla possibilità di costruire ponti di dialogo e di pace, come espressione di un’adultità acquisita e consapevole in una società multiculturale, dove diversità e incontro sembrano spesso concetti inconciliabili.
Come si articolano i seminari
I seminari si articoleranno in tre momenti: nel primo i relatori approfondiranno la tematica dell’incontro e offriranno spunti di interpretazione e riflessione; il secondo, interamente affidato all’interazione tra studenti, sarà un’occasione di dialogo e confronto; l’ultimo, plenario, offrirà la possibilità ai giovani di esporre le proprie considerazioni e di formulare domande. I lavori proseguiranno in maniera autonoma e indipendente nella vita di classe con le take action, proposte in collaborazione con il servizio Informagiovani del Comune di Lecco.
Questi seminari sono stati anticipati da un incontro con Matteo Lancini, docente, psicologo e psicoterapeuta, saggista, tenutosi il 9 novembre in Camera di commercio. Una vasta platea si è confrontata con una prima proposta di restituzione alle nuove generazioni di spazi di vita, di scelta e di crescita, sotto la supervisione presente, ma discreta dei genitori; e poi con una seconda proposta, cioè quella di rimettersi in gioco nell’ascolto e nella comprensione critica delle emozioni dei figli. L’orizzonte è quello di entrare nel mondo dei giovani e di poterlo accompagnare con esempi credibili.
Lo stesso stile caratterizzerà l’evento finale serale con Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta e saggista, che si terrà nel mese di maggio in data ancora da decidere, ancora presso l’aula magna del Politecnico.