Insieme all'omonimo sussidio è lo strumento principale messo a disposizione degli educatori per la nuova pastorale degli adolescenti. È scaricabile dall'App Store per Iphone e dal Google Play Store per Android. Martedì 18 ottobre serata online di presentazione

di Claudio URBANO

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Il mondo dell’educatore in tasca. O meglio, nel telefonino. Con lo smartphone si riesce a fare ormai (quasi) tutto e così anche gli educatori degli adolescenti hanno da oggi una app a loro dedicata. Si chiama «Attraverso», perché l’esperienza coi ragazzi è un ponte da attraversare, per accompagnarli nell’incontro con gli altri e con il Signore. E perché, naturalmente, l’app – già scaricabile per iOS e Android – vuole essere soltanto uno strumento, utile agli educatori per preparare, e prepararsi, all’incontro con gli adolescenti.

«Come il navigatore, poi, una volta arrivati sul posto non serve più», chiarisce Matteo Fabris, responsabile della formazione degli adolescenti per la Fom (Fondazione degli oratori milanesi). Nell’incontro, nelle esperienze faccia a faccia i telefonini resteranno in tasca, o forse gli educatori sapranno usarli nei modi più creativi. Attraverso l’app, però, potranno avere sempre a portata di mano i riferimenti indispensabili per non perdersi nel viaggio educativo.

Che cosa offre

Di cosa bisogna tenere conto nel proporre un’esperienza ai ragazzi? Quali attenzioni non possono mancare un una proposta per gli adolescenti? Sull’app si trova tutto: a partire dai quattro “pilastri” dell’azione educativa: non possono mancare l’attenzione all’accompagnamento personale, una buona conoscenza di ciò che si vuole proporre, il coinvolgimento della comunità e, naturalmente, esperienze che sappiano far crescere. E ancora, quali sono le “aree vitali” di ogni adolescente? A partire dall’affettività e dalle domande di senso, fino al tema della libertà e del servizio. E quali sono le tappe che una proposta formativa potrebbe avere? Attraverso l’app, come come grazie all’omonimo sussidio, si può avere sempre in tasca una piccola guida per muovere i giusti passi nel percorso formativo. E anche – nota qualche educatore che sull’app ci ha già “navigato” – per verificare il percorso fatto. Con l’obiettivo, spiega Fabris, «che queste indicazioni di metodo vengano nel tempo talmente interiorizzate», che non ci sia più bisogno di esplicitarle. Ovvero, potremmo dire, che gli educatori diventino così bravi da poter lasciare l’app in background, o il telefono in tasca.

L’incontro di presentazione

I responsabili della Fom naturalmente non si tireranno indietro. Anzi. Il 18 ottobre è previsto un incontro in streaming per presentare la nuova applicazione (iscrizioni online). Sarà il primo di una serie di incontri con cui la Fom vuole proseguire nel lavoro di formazione e accompagnamento degli educatori.

Non solo, però, consigli e indicazioni di metodo. Come ogni app veramente utile anche «Attraverso» aiuterà gli educatori a fare qualcosa, a scendere nella pratica di ciò che si vuole progettare. Nella sezione gialla dell’app si possono già trovare consigli e materiale per lavorare con gli adolescenti. A partire dalle playlist, con le canzoni degli artisti più seguiti dai ragazzi E così anche indicazioni di film, libri che sanno leggere in profondità il mondo dell’adolescenza o immagini che possono stimolare domande, che possono essere lo spunto per un dibattito. Tutto, naturalmente, in continuo aggiornamento. Così come la sezione del calendario, con tutti gli appuntamenti diocesani dedicati agli adolescenti. In futuro, quando servirà, ci si potrà iscrivere agli eventi direttamente dall’app. «Magari – si augura Fabris – con questa agenda saranno gli educatori ad anticipare il “don” nel proporre le iniziative».

Ma saranno gli stessi sacerdoti ad avere voce nella nuova applicazione: nella sezione della preghiera i giovani e gli educatori possono trovare da subito, alla portata di un paio di click, il collegamento alla liturgia e al commento al Vangelo del giorno sul sito della diocesi. «Ma desideriamo anche preparare contenuti dedicati appositamente agli educatori, per accompagnarli nella formazione spirituale», sottolinea Fabris. Anche la preghiera, oggi, può passare attraverso un’app.

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