di Mauro COLOMBO
Redazione

Limitandoci a un’analisi freddamente tecnica dei sorteggi per gli ottavi di Champions League – Inter-Chelsea, Milan-Manchester United, Bayern Fiorentina – si potrebbe parlare del classico duello tra la scuola latina e quella nordica (nella duplice versione inglese e tedesca). Mettendoci un po’ più di sentimento, emergono altri aspetti più affascinanti: la rivincita tra italiane e inglesi, Mourinho contro il suo passato, un derby particolare per Ancelotti, la Fiorentina ritrova Toni (a meno che il mercato di gennaio non disponga diversamente…). Confronti stimolanti, in ogni caso, anche sul piano dialettico.
Dunque, Mourinho ritrova quel Chelsea che lui riportò al titolo in Premier League dopo un’attesa infinita, ma al quale non seppe regalare la Champions vinta invece col Porto. Ancelotti, dal canto suo, ritrova l’Inter che è stata la rivale cittadina del suo Milan per tanti anni, prima che Carletto decidesse di attraversare la Manica. Spostando lo sguardo al campo, invece, l’Inter affronterà giocatori del calibro di Terry, Lampard, Ballack, Essien, Drogba, ecc, più quel duo portoghese – Deco e Carvalho – che Mou avrebbe voluto con sé a Milano. Tutta gente di grande personalità, proprio quella che finora ha fatto difetto all’Inter in ambito internazionale. Sapranno i nerazzurri invertire il trend negativo che li vede sempre eliminati negli ottavi?
Milan-Manchester profuma di nobiltà europea. Sette Champions contro tre, l’abitudine a sfide senza ritorno, l’eco di appassionanti scontri anche recenti e il confronto tra un marpione della panchina (Ferguson) e un promettente apprendista (Leonardo). Rispetto alle precedenti edizioni, il Manchester attuale appare un po’ invecchiato e, senza Ronaldo, indebolito. Ma Rooney, Giggs, Ferdinand, Scholes, Berbatov e il ritrovato Owen non sono da perdere d’occhio. Sfida apertissima.
La Fiorentina non sembra appagata dal superamento del primo turno. Avendo chiuso il proprio girone in testa, poteva sperare in un accoppiamento obiettivamente migliore. Il Bayern è solido, esperto, coraggioso, come ha dimostrato andando a conquistarsi la qualificazione in casa della Juventus. Ma gli uomini di Prandelli hanno più qualità.
Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti, di lusso quello del Barcellona (Stoccarda), rischioso quello del Real (Lione), equilibrato Porto-Arsenal, mentre Olympiacos-Bordeaux e Cska Mosca-Siviglia proietteranno inevitabilmente ai quarti due squadre-sorpresa. Limitandoci a un’analisi freddamente tecnica dei sorteggi per gli ottavi di Champions League – Inter-Chelsea, Milan-Manchester United, Bayern Fiorentina – si potrebbe parlare del classico duello tra la scuola latina e quella nordica (nella duplice versione inglese e tedesca). Mettendoci un po’ più di sentimento, emergono altri aspetti più affascinanti: la rivincita tra italiane e inglesi, Mourinho contro il suo passato, un derby particolare per Ancelotti, la Fiorentina ritrova Toni (a meno che il mercato di gennaio non disponga diversamente…). Confronti stimolanti, in ogni caso, anche sul piano dialettico.Dunque, Mourinho ritrova quel Chelsea che lui riportò al titolo in Premier League dopo un’attesa infinita, ma al quale non seppe regalare la Champions vinta invece col Porto. Ancelotti, dal canto suo, ritrova l’Inter che è stata la rivale cittadina del suo Milan per tanti anni, prima che Carletto decidesse di attraversare la Manica. Spostando lo sguardo al campo, invece, l’Inter affronterà giocatori del calibro di Terry, Lampard, Ballack, Essien, Drogba, ecc, più quel duo portoghese – Deco e Carvalho – che Mou avrebbe voluto con sé a Milano. Tutta gente di grande personalità, proprio quella che finora ha fatto difetto all’Inter in ambito internazionale. Sapranno i nerazzurri invertire il trend negativo che li vede sempre eliminati negli ottavi?Milan-Manchester profuma di nobiltà europea. Sette Champions contro tre, l’abitudine a sfide senza ritorno, l’eco di appassionanti scontri anche recenti e il confronto tra un marpione della panchina (Ferguson) e un promettente apprendista (Leonardo). Rispetto alle precedenti edizioni, il Manchester attuale appare un po’ invecchiato e, senza Ronaldo, indebolito. Ma Rooney, Giggs, Ferdinand, Scholes, Berbatov e il ritrovato Owen non sono da perdere d’occhio. Sfida apertissima.La Fiorentina non sembra appagata dal superamento del primo turno. Avendo chiuso il proprio girone in testa, poteva sperare in un accoppiamento obiettivamente migliore. Il Bayern è solido, esperto, coraggioso, come ha dimostrato andando a conquistarsi la qualificazione in casa della Juventus. Ma gli uomini di Prandelli hanno più qualità.Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti, di lusso quello del Barcellona (Stoccarda), rischioso quello del Real (Lione), equilibrato Porto-Arsenal, mentre Olympiacos-Bordeaux e Cska Mosca-Siviglia proietteranno inevitabilmente ai quarti due squadre-sorpresa.

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