Il presidente nazionale del Csi, Massimo Achini: «Abbiamo fatto un altro passo avanti nell’alleanza tra campioni e ragazzi»
Nello sport c’è uno spazio “inaccessibile” a tutti, il ritiro pre-partita. A poche ore da una gara di Serie A è difficilissimo avvicinare squadre e giocatori. Proprio per questo, quello che è accaduto domenica a Varese merita di essere raccontato. Prima della partita di campionato tra Cimberio Varese e Vanoli Cremona (delicata ed importante per la classifica) un gruppo di ragazzi della squadra dell’oratorio di Pantigliate, campionato Csi di Milano, ha potuto condividere tutta la giornata insieme ai propri campioni: hanno partecipato alla “segretissima” riunione tecnica nello spogliatoio; hanno preso parte all’allenamento di rifinitura della mattina e hanno pranzato con il coach Stefano Bizzozi. Nel pomeriggio poi hanno fatto un allenamento con i loro coetanei del Cimberio Varese e si sono poi gustati la partita contro Cremona da bordo campo.
A spiegare il senso di questa iniziativa è stato il presidente nazionale del Csi, Massimo Achini: «Abbiamo fatto un altro passo avanti nell’alleanza tra campioni e ragazzi. Avevamo già vissuto questa esperienza con l’Ea7 Olimpia Milano con i ragazzi del Csi del San Paolo Rho. Ora quello che abbiamo vissuto a Varese ha un significato simbolico ancor più straordinario: aprire le porte ai ragazzi nel ritiro pre-partita vuol dire umanizzare il mondo del professionismo e regalare ai ragazzi emozioni che non cancelleranno mai. Bisogna proseguire su questa strada: campioni e ragazzi che si prendono per mano per rendere più bello il mondo lo sport».
Vero artefice di quanto accaduto a Varese è stato il coach Bizzozi, che non ha esitato un attimo nell’accogliere la proposta del presidente del Csi. «Ospitare i ragazzi del Csi non è stato un fastidio. Anzi – ha spiegato il coach -. Sono convinto che queste esperienze siano indimenticabili per i ragazzi ma facciano bene anche ai campioni. A me è sembrato tutto assolutamente normale e naturale». Il Csi e Bizzozi condivideranno anche altre sfide affascinati: a fine maggio alcuni responsabili del Csi andranno in Ruanda con la sua associazione umanitaria, “Sport Around The World”, mentre l’allenatore dei biancorossi andrà questa estate ad Haiti per il progetto “Csi per Haiti”. Come dire che la passione educativa non conosce confini.