Una serata per promuovere una realtà, anche museale, che ruoti attorno a questo quadro, sull’esempio del Ghisallo per il ciclismo
di Filippo GALLI
Dopo il Ghisallo, in Lombardia un nuovo santuario-museo per gli sportivi. Se per il primo Regione Lombardia è in campo con gli assessorati allo Sport e politiche per i giovani, di Antonio Rossi, e alle Culture, identità e autonomie, di Cristina Cappellini, per il secondo, per ora un progetto, scende in campo lo sport nato all’ombra del campanile. Per la “Madonna dei calciatori”, infatti, la missione è attivata. Il Csi Varese, in occasione del “Csi Day” ha promosso, sabato, una serata convegno al teatro “Franciscum” di Laveno Mombello per dare nuova vita al quadro del professor Carlo Cocquio dipinto su idea di don Natale Motta e dare una “patrona”, e magari un santuario, ai calciatori.
Presenti alla serata il presidente provinciale del Csi, Redento Colletto, ed esponenti del Consiglio provinciale, tra cui i vice presidenti Carlo Mariani e Loredana Contini. Sono intervenuti, all’evento moderato dal giornalista Roberto Bof, il sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon, il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, il vicario episcopale della Zona pastorale di Varese, monsignor Franco Agnesi, l’architetto Luisella De Ambroggi, il presidente della Comunità montana Valli del Verbano, Marco Magrini, Aldo Ossola e numerose glorie sportive locali, tra cui Silvano Contini.
Il presidente Redento Colletto ha sottolineato che «il sogno era realizzare questo convegno, ma quando uno impara a sognare non smette e ora pensiamo a trovare una casa adeguata per questa opera, a farne il punto di riferimento per i calciatori così come la Madonna del Ghisallo col suo Santuario è il riferimento di tutti i ciclisti. E allora perché non sognare che i calciatori portino qui, alla “Madonna dei calciatori”, le loro maglie? La “Madonna dei calciatori” – ha chiosato – potrebbe anche essere il riferimento per un torneo internazionale di calcio. Il 4 maggio è stato l’anniversario di Superga e domenica 11, è la festa della mamma e la Madonna è mamma di tutti. Il Csi nazionale che ha superato il milione di tesserati e quello provinciale, che sfiora i 18.000, con quello regionale si impegnano, in questo “Csi Day” a lavorare per trovare una casa adeguata a quest’opera. Ad Assisi abbiamo imparato a sognare sulla canzone cantata anche da Fiorella Mannoia oltre che dai Negrita e vogliamo continuare a farlo come ci invita sempre il presidente nazionale Massimo Achini».
Il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, dopo il saluto del sindaco Graziella Giacon che ha assicurato che «Laveno farà di tutto per riscoprire, collaborando al lavoro per trovare casa alla “Madonna dei calciatori”, anche le proprie radici cristiane», ha detto di «essere interessato a sostenere presso Regione Lombardia la creazione di una realtà, anche museale, che ruoti attorno a questo quadro e di essere pronto a lavorare purché questa serata concretizzi un progetto operativo che Regione, Comunità montana e Fondazioni del territorio possano condividere e sostenere».
L’architetto De Ambroggi ha “confessato” che «alla proposta del convegno ho pensato sì al quadro, ma anche alla possibilità di dare nuova vita alla “Chiesa Nuova”. Il lavoro da fare insieme sarà tanto».
Il grande cestista Aldo Ossola ha ricordato che sua «madre era vicino a Pio XII quando il pontefice benedì il quadro il 9 maggio 1951». I campioni di ciclismo e vela Contini e Nava hanno ringraziato Mario Gardenal per aver attivato il percorso di questo progetto.
Il vicario episcopale monsignor Franco Agnesi ha rimarcato di «aver colto aspetti di novità e ho visto che questo progetto, meglio la progettualità, è di condividere quest’opera con altri. La comunità pastorale di Laveno dimostra di saper lavorare e di essere un segno e un simbolo per unire anche tanti altri. E quando il presidente del Csi mi ha prospettato questa serata ho colto il segnale di un bel futuro. Apprezzo e sottolineo le visioni, gli sguardi di donna e di uomo che hanno differenti valori, ma che tutti vedono un comune e condiviso futuro per questo quadro e questa chiesa di Laveno. L’augurio è che questa serata possa aprire a un futuro radioso».
E mentre Marco Magrini, presidente della Comunità montana, ha assicurato sostegno e chiesto gli step del progetto, gli educatori e allenatori Mimmo Serino e Marco Caccianiga hanno ricordato che «nello sport servono allenatori che educhino e su questo stiamo lavorando intensamente per realizzare le condizioni migliori per lo sport educativo. Aggiungere la protezione della Madonna ci consentirà, ne sono certo, di arrivare a grandissimi risultati e chiedo al Comitato, anche se la chiesa sta ancora per aprire e il santuario non c’è ancora, da qui parta ogni nostra attività caro presidente. Inoltre auspichiamo genitori capaci di stare fuori dal campo e di lasciare divertire i loro ragazzi imparando davvero l’attività motoria che è la base di tutto».