Il Concorso internazionale di dressage paralimpico svoltosi presso il Riding Club con il contributo dell’Unitalsi

Unitalsi_dressage paralimpico

Il Concorso internazionale di dressage paralimpico svoltosi presso il Riding Club di Somma Lombardo dal 19 al 20 giugno ha visto protagonisti binomi di eccezionale bravura: atleti e cavalli provenienti da ogni continente, la maggior parte già protagonisti delle Paralimpiadi di Londra 2012, fra cui le titolate campionesse della Nazionale italiana, che in questa occasione hanno vinto l’oro nella competizione a squadre.

I binomi in gara, suddivisi in 4 categorie in base al livello di disabilità, si sono cimentati in prove di dressage: dimostrazione di eleganza e maestria in cui il cavaliere accompagna il cavallo in percorsi di figura sul quadrato di gara, dove i giudici valutano eleganza, portamento, precisione e fluidità dei movimenti.

È un’emozione veder gareggiare cavalieri che, al di là di qualsiasi disabilità, dimostrano quanto possano fare volontà e impegno per abbattere barriere, non solo fisiche; ed è commovente la dolcezza e l’incredibile maestosità con cui ogni cavallo si prende docilmente cura del proprio cavaliere.

L’Unitalsi si è occupata del trasporto di atleti e delle relative squadre: i 4 furgoni con pedana mobile sono stati guidati e coordinati dai 12 volontari presenti nelle giornate dal 20 al 23 giugno: dal mattino presto fino a sera inoltrata sono stati effettuati 32 servizi di accompagnamento nei tragitti degli atleti dall’albergo al campo per qualsiasi necessità.

Può una disabilità sparire grazie a un cavallo? Certamente no, ma può attenuarsi fino a svanire agli occhi di chi guarda meravigliato cavallo e cavaliere dare il meglio di sé andando oltre l’handicap. Come ha ricordato don Michele durante l’omelia della Santa Messa, si dovrebbe dimostrare più coraggio nell’accogliere e servire il prossimo, imparando da queste persone che ci insegnano a vivere con dignità.

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