Per quasi un ventennio direttore di "Famiglia Cristiana", si è spento martedì 5 gennaio, a 81 anni, nella comunità della Società San Paolo di Milano. I funerali giovedì 7 gennaio, alle 16, nella parrocchia di S. Pietro in Sala


Redazione

81 anni di età, 68 di vita paolina, 55 di sacerdozio. È deceduto per infarto. È stato trovato sofferente nella sua camera, inutile si è rivelata la corsa all’ospedale. Così martedì 5 gennaio, in modo inatteso, don Leonardo Zega ci ha lasciati: “sulla breccia”, ancora attivo, nonostante gli anni e gli acciacchi; tutto preso da quell’ansia tipicamente paolina di raggiungere tutti ovunque, dal suo essere sacerdote per comunicare il Vangelo nell’entusiasmante, ma anche delicato e inquieto areopago della comunicazione.
I funerali sarano celebrati giovedì 7 gennaio, alle 16, nella parrocchia di S. Pietro in Sala a Milano (piazza Wagner). La salma sarà poi traslata ad Alba, dove venerdì 8 gennaio, alle 10.30, avrà luogo la liturgia esequiale presieduta dal vescovo monsignor Sebastiano Dho.
Nato a S. Angelo in Pontano (Macerata) il 19 aprile 1928, dopo aver frequentato le scuole elementari e i primi due anni delle medie nel paese natale, Leonardo Zega entrò tredicenne nel vocazionario romano della Società San Paolo il 9 ottobre 1941. Subito dimostrò una spiccata inclinazione alla vita religiosa sacerdotale; e non tardarono a emergere il carattere schietto e determinato, talora scanzonato; l’intelligenza vivace, la multiforme intraprendenza, la facilità di scrittura e di parola: doti che mise a frutto nel suo apostolato nel campo del giornalismo paolino. 81 anni di età, 68 di vita paolina, 55 di sacerdozio. È deceduto per infarto. È stato trovato sofferente nella sua camera, inutile si è rivelata la corsa all’ospedale. Così martedì 5 gennaio, in modo inatteso, don Leonardo Zega ci ha lasciati: “sulla breccia”, ancora attivo, nonostante gli anni e gli acciacchi; tutto preso da quell’ansia tipicamente paolina di raggiungere tutti ovunque, dal suo essere sacerdote per comunicare il Vangelo nell’entusiasmante, ma anche delicato e inquieto areopago della comunicazione.I funerali sarano celebrati giovedì 7 gennaio, alle 16, nella parrocchia di S. Pietro in Sala a Milano (piazza Wagner). La salma sarà poi traslata ad Alba, dove venerdì 8 gennaio, alle 10.30, avrà luogo la liturgia esequiale presieduta dal vescovo monsignor Sebastiano Dho.Nato a S. Angelo in Pontano (Macerata) il 19 aprile 1928, dopo aver frequentato le scuole elementari e i primi due anni delle medie nel paese natale, Leonardo Zega entrò tredicenne nel vocazionario romano della Società San Paolo il 9 ottobre 1941. Subito dimostrò una spiccata inclinazione alla vita religiosa sacerdotale; e non tardarono a emergere il carattere schietto e determinato, talora scanzonato; l’intelligenza vivace, la multiforme intraprendenza, la facilità di scrittura e di parola: doti che mise a frutto nel suo apostolato nel campo del giornalismo paolino. Da “Orizzonti” a “Home life” Il primo campo del suo ministero sacerdotale fu nella redazione del periodico Orizzonti, editato dalla Società San Paolo a Roma, al quale aveva già collaborato negli anni della teologia. Passò quindi a operare nell’Ufficio Centrale delle Edizioni Paoline e nel 1958 fu inviato a Cinisello Balsamo (Milano), con il duplice compito di maestro degli aspiranti e di responsabile dell’ufficio-edizioni locale. Nel 1961 si aprì per don Leonardo la porta delle Filippine: vi resterà fin al 1967 con compiti redazionali e di coordinamento delle attività paoline. La Casa di Makati, dove fu destinato, era agli inizi e i bisogni immensi. Ma «con la politica del passettino, con qualche sogno di contorno» – come scrisse in una lettera dell’ottobre 1962 – si cominciò a stampare e diffondere e ad arricchire il catalogo con nuove collane e a incrementare il periodico Home Life. Direttore di “Famiglia Cristiana” Fu richiamato in Italia nel 1967 per affiancare don Giuseppe Zilli nella redazione di Famiglia Cristiana e per riorganizzare il settore. Diventerà successivamente vicedirettore e direttore alla morte di don Zilli (1980). Da questo momento, fino al 1998, la vita di Don Zega si incrociò costantemente con la storia di Famiglia Cristiana, e il suo ministero sacerdotale con la “parrocchia di carta”. La rubrica “Colloqui col Padre”, a firma d.l., era il suo pulpito settimanale, dal quale rispondeva alle tematiche proposte dei lettori, legate inevitabilmente a problematiche attuali vive e fluttuanti, nuove e difficili. Il suo ultimo editoriale per “Club3″ Dopo il 1998 Don Zega proseguì, per alcuni anni, la sua attività nel giornalismo, scrivendo su La Stampa di Torino, sul settimanale Oggi e collaborando a programmi radiofonici. E lo fece con cuore sacerdotale paolino. Nel 2004 fu nominato direttore di Club 3. Vivere in armonia, incarico che conservava a tutt’oggi. Nell’editoriale dell’ultimo numero (gennaio 2010), dal titolo: “Siamo tutti responsabili”, ha scritto: «Guardiamo al futuro con apprensione dopo che il primo decennio del 2000 si chiude con troppe speranze andate deluse. Ma il domani sarà anche quello che oggi noi vogliamo e costruiamo con le nostre mani». Don Leonardo Zega ha certamente costruito: costruito con le sue mani e il suo impegno, con la sua intelligenza e il suo cuore, l’oggi e il domani della Società San Paolo, della Chiesa e della società italiana. Gliene siamo grati e così lo ricorderemo.

Ti potrebbero interessare anche: