Domenica 30 gennaio e lunedì 1 febbraio su Raiuno in prima serata la fiction sul vescovo di Ippona con Alessandro Preziosi
di Stefania CECCHETTI
Redazione
Uno spirito tormentato. Un’esistenza piena di cambiamenti in un tempo di crisi. È forse per l’affinità con i nostri giorni che la figura di Sant’Agostino affascina ancora così tanto oggi. Tanto da spingere Lux vide, la storica società di produzione fondata da Ettore Bernabei, a realizzare una fiction sul più grande comunicatore del V secolo.
La miniserie, che andrà in onda in prima serata su Raduno domenica 31 gennaio e lunedì 1 febbraio, era già stata presentata lo scorso settembre in anteprima a papa Benedetto XVI, che al termine della proiezione aveva ringraziato i produttori (oltre a lux Vide, la tv bavarese e polacca) con un auspicio: «Speriamo che molti, vedendo questo dramma umano, possano essere trovati dalla verità e trovare la carità».
Nel cast attori del calibro di Franco Nero (Agostino anziano), Monica Guerritore (la madre), Andrea Giordana (Sant’Ambrogio). Agostino è Alessandro Preziosi, che parlando del suo ruolo in un’intervista al settimanale “Gente” ha dichiarato: « Fra i personaggi che ho interpretato, questo è il più vicino a me per i suoi temi: il peccato e la spiritualità. Sono facile da colpire, non ho la pelle dura e basta un pizzicotto dato male per farmi riflettere. Ho imparato che devo saper riconoscere meglio le persone di cui fidarmi. La fede è molto importante nella mia vita ma anche chi ha fede può cadere, come il sottoscritto, che si è trovato in mezzo a una tempesta mediatica». L’allusione è al recente clamore suscitato sui giornali da un suo presunto tradimento nei confronti della compagna, l’attrice Vittoria Puccini.
Agostino d’Ippona visse una delle epoche di più profonda crisi che la Storia ricordi: il crollo dell’Impero romano. Ciò che sembrava eterno si rivelava caduco, ciò che appariva assoluto risultava relativo. Agostino e i suoi contemporanei devono aver provato la stessa ansia, disagio e disorientamento che proviamo noi, uomini di oggi, di fronte alla crisi che la nostra società sta attraversando.
Tuttavia Agostino stesso aveva vissuto, fin da adolescente, in una condizione di costante crisi e cambiamento: prima studente indisciplinato, poi studioso brillante; prima adolescente inquieto, poi giovane dai molti amori, quindi compagno fedele di una donna che lo renderà padre; prima maestro di provincia senza prospettive, poi oratore ufficiale dell’imperatore; prima scrittore senza successo, poi autore di decine di opere che continuano a dare forma alla coscienza e alla cultura dell’Occidente; prima cristiano non battezzato, poi manicheo anti-cattolico, poi scettico, quindi battezzato, sacerdote e, infine, vescovo. Uno spirito tormentato. Un’esistenza piena di cambiamenti in un tempo di crisi. È forse per l’affinità con i nostri giorni che la figura di Sant’Agostino affascina ancora così tanto oggi. Tanto da spingere Lux vide, la storica società di produzione fondata da Ettore Bernabei, a realizzare una fiction sul più grande comunicatore del V secolo. La miniserie, che andrà in onda in prima serata su Raduno domenica 31 gennaio e lunedì 1 febbraio, era già stata presentata lo scorso settembre in anteprima a papa Benedetto XVI, che al termine della proiezione aveva ringraziato i produttori (oltre a lux Vide, la tv bavarese e polacca) con un auspicio: «Speriamo che molti, vedendo questo dramma umano, possano essere trovati dalla verità e trovare la carità».Nel cast attori del calibro di Franco Nero (Agostino anziano), Monica Guerritore (la madre), Andrea Giordana (Sant’Ambrogio). Agostino è Alessandro Preziosi, che parlando del suo ruolo in un’intervista al settimanale “Gente” ha dichiarato: « Fra i personaggi che ho interpretato, questo è il più vicino a me per i suoi temi: il peccato e la spiritualità. Sono facile da colpire, non ho la pelle dura e basta un pizzicotto dato male per farmi riflettere. Ho imparato che devo saper riconoscere meglio le persone di cui fidarmi. La fede è molto importante nella mia vita ma anche chi ha fede può cadere, come il sottoscritto, che si è trovato in mezzo a una tempesta mediatica». L’allusione è al recente clamore suscitato sui giornali da un suo presunto tradimento nei confronti della compagna, l’attrice Vittoria Puccini.Agostino d’Ippona visse una delle epoche di più profonda crisi che la Storia ricordi: il crollo dell’Impero romano. Ciò che sembrava eterno si rivelava caduco, ciò che appariva assoluto risultava relativo. Agostino e i suoi contemporanei devono aver provato la stessa ansia, disagio e disorientamento che proviamo noi, uomini di oggi, di fronte alla crisi che la nostra società sta attraversando.Tuttavia Agostino stesso aveva vissuto, fin da adolescente, in una condizione di costante crisi e cambiamento: prima studente indisciplinato, poi studioso brillante; prima adolescente inquieto, poi giovane dai molti amori, quindi compagno fedele di una donna che lo renderà padre; prima maestro di provincia senza prospettive, poi oratore ufficiale dell’imperatore; prima scrittore senza successo, poi autore di decine di opere che continuano a dare forma alla coscienza e alla cultura dell’Occidente; prima cristiano non battezzato, poi manicheo anti-cattolico, poi scettico, quindi battezzato, sacerdote e, infine, vescovo.