Grazie all’accordo stipulato fra Italia e Santa Sede, del quale gli studenti attualmente iscritti al PIAMS e coloro che già hanno conseguito i diplomi trarranno grande beneficio.

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Il 1° settembre scorso è entrato in vigore un trattato poco noto, seppur di portata storica, stipulato fra Italia e Santa Sede, del quale gli studenti attualmente iscritti al PIAMS e coloro che già hanno conseguito i diplomi trarranno grande beneficio.

Forse non tutti sanno che il 13 febbraio scorso, accanto al celebrato riconoscimento dei titoli accademici pontifici nelle discipline ecclesiastiche – che sostanzialmente riguardava le Facoltà Teologiche e gli Istituti Superiori di Scienze Religiose, dato che estendeva le discipline «concordatarie» riconosciute dallo Stato italiano, aggiungendo alla Teologia e alla Sacra Scrittura, il Diritto Canonico, la Liturgia, la Spiritualità, la Missiologia e le Scienze religiose (DPR 63/2019) – ne è stato sottoscritto un secondo.
Quest’ultimo riguarda il reciproco riconoscimento dei gradi accademici, e – dopo decenni – garantisce la riconoscibilità e la spendibilità dei titoli della formazione superiore anche per coloro che hanno scelto di svolgere il proprio percorso di studi all’interno di Istituzioni accademiche della Santa Sede che si trovano sul territorio nazionale italiano. Non solo, ma permette anche la prosecuzione degli studi nell’uno o nell’altro sistema.

Finora, eccetto quelli in Teologia e in Sacra Scrittura, tutti i titoli rilasciati dalle Istituzioni universitarie della Santa Sede sul territorio nazionale italiano non avevano un riconoscimento uniforme.
L’intesa ora raggiunta, e già esecutiva, modifica sostanzialmente il quadro, in quanto stabilisce la base giuridica per le procedure di riconoscimento che, come da accordi, verranno definite da «tavoli tecnici» fra i Dicasteri competenti. Si tratta infatti di un Accordo che favorisce innanzitutto gli studenti in un quadro internazionale di ri-ferimento già in vigore, finora purtroppo disatteso a svantaggio dei cittadini italiani.

L’accordo prevede infatti il riconoscimento di tutti i titoli universitari rilasciati dalla Santa Sede – e quelli nelle discipline musicali, musicologiche e tecniche rilasciati dal PIAMS rientrano a pieno titolo nel quadro dell’intesa – così come avviene per qualsiasi altro Stato sovrano in base ai principi della Convenzione di Lisbona, che stabilisce il riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella Regione europea.

Quali le novità, in sintesi?
Cosa viene riconosciuto?
– Cicli e periodi di studio svolti
– Titoli accademici conseguiti

Quali titoli sono riconosciuti? 
Titoli accademici:
Baccellierato = Laurea
Licenza = Laurea magistrale
Titoli a ciclo unico = Laurea magistrale
Dottorato = Dottorato di ricerca

Altri titoli di studio non accademici
(professionali, alta specializzazione, master …)

Rilasciati da chi?
Da istituzioni accademiche della Santa Sede oppure
Da istituzioni accademiche della Repubblica Italiana

Per quali finalità?
Accesso all’istruzione superiore
Proseguimento degli studi universitari
Conseguimento dei titoli accademici
Altri scopi (professionali, fiscali, merito …)

A quali condizioni?
Istituzione ufficiale accreditata (cfr. www.educatio.va; cercauniversita.cineca.it)
Corrispondenza disciplinare
Non sostanziale difformità

In allegato, il testo dell’accordo.

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