Con la sua prima venuta nell’umiltà della carne Egli portò a compimento l’antica speranza e aprì il passaggio all’eterna salvezza; quando verrà di nuovo nello splendore della gloria potremo ottenere, in pienezza di luce, i beni promessi che ora osiamo sperare, vigilando nell’attesa”
Il canto rituale del e nel tempo dell’Avvento sembra essere un dono della Provvidenza, in questo tempo così precario, per ridestare in noi l’invocazione della Chiesa delle origini Vieni Signore Gesù e indirizzare lo sguardo a Lui che, spogliando sé stesso, ha scelto di accogliere il ritmo della nascita umana e che tornerà alla fine dei tempi.
Nell’attesa di questa Seconda Venuta, in unione con tutta la Chiesa e facendosi voce di ogni creatura, ogni operatore musicale si senta interpellato a leggere, pregare e amare il tesoro della liturgia e a trovare la modalità migliore, tenendo conto delle limitazione della mascherina, per cantare con gioia l’Attesa del Signore.
QUALE PROPOSTA DEI CANTI?
Qui sotto sono riportate alcune scelte che vi invitiamo a promuovere nelle comunità ambrosiane perché, ogni fedele della nostra diocesi, possa sentire il respiro comune di tutta la sua Chiesa particolare.
Gli audio e gli spartiti caricati sul portale della diocesi https://www.chiesadimilano.it/servizioperlapastoraleliturgica/canti-liturgici, vorrebbero aiutare tutti gli operatori musicali nell’apprendere nuove melodie, nuove modalità esecutive di canti già conosciuti o a consolidare un repertorio già noto.
Accanto a ciò, proponiamo anche alcuni canti mirati a diverse tipologie di cori, con l’intenzione di proporre degli esempi che ognuno potrà utilizzare – ampliare – sostituire a seconda delle proprie esigenze particolari.
PROPOSTE PER TUTTA LA DIOCESI
- Proponiamo a tutte le corali e alle assemblee di valorizzare le parti fisse della Messa. In un momento in cui tutti indossano la mascherina, questa parti (conosciute a memoria e brevi) possono essere un modo per coinvolgere tutti nel canto. In particolare:
- Il ritornello della preghiera universale (che sarà sempre Vieni, Signore Gesù!)
- Il dialogo del prefazio
- L’acclamazione anamnetica Ogni volta che mangiamo (CD 92 – 93 – 94)
- Il ritornello del salmo responsoriale (nella sua duplice proposta) potrà essere sempre in canto; dove già questo avviene, sarebbe promettente aggiungere anche il canto salmodiato delle strofe da parte di un solista.
- l canti all’ingresso e alla Comunione è bene che non rimangano sempre i medesimi: soprattutto il primo dà il particolare “colore” della celebrazione (Come è risaputo, in rito romano, la terza domenica di Avvento è definita in Gaudete, riprendendo l’incipit dell’antifona di ingresso (Gaudete in Domino semper: iterum dico, gaudete. Dominus enim prope est) ed è previsto il colore rosaceo dei paramenti, in lodo del viola) e delinea la prospettiva con cui si sta per entrare nel Mistero di Cristo; essi siano scelti in base alla Parola proclamata e al testo proprio che la tradizione consegna. Ogni domenica verranno dunque proposti dei brani che cerchino di essere fedeli a questi criteri (e siano funzionali al canto per un’assemblea media delle nostre comunità)
- Il canto dopo il Vangelo sarà cantillato da un solista sul testo proprio del Messale (o letto con sottofondo), il quale proporrà poi l’invocazione Vieni, o Signore, la terra ti attende (CD 185), ripetuto a seguire da tutta l’assemblea. Ecco una esemplificazione della modalità:
Esempio
Solista: Come un lampo da oriente ad occidente, tale sarà il ritorno del Figlio dell’uomo. Vegliate tutti e pregate: non sapete il giorno né l’ora quando il nostro Signore metterà fine al mondo.
(prosegue solista) Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
Tutti: Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
- Il canto allo Spezzare del Pane sarà lo stesso per tutte le domeniche ed è una celebre melodia tradizionale di Avvento di aria francese (Venez, divin Messie!), il cui testo è stato tradotto in italiano.
- Ricordando che l’Avvento è il tempo liturgico mariano per eccellenza, invitiamo tutti i cori a imparare – a una o più voce – la melodia del canto di Mario Lanaro Madre dell’alba. Il testo del ritornello può aiutare la Chiesa a vivere con Maria l’attesa della nascita di Cristo; dopo i primi ascolti, tutta l’assemblea potrà partecipare con semplicità al canto. Lo si potrà eseguire come secondo canto di comunione o come canto finale.
Si possono richiedere all’ufficio liturgico gli audio delle varie voci (gentilmente concessi dall’autore) e le parti strumentali.
PROPOSTE PER CORI PIU’ ESPERTI
- Per riscoprire il nostro patrimonio ambrosiano, troverete le antifone Omnes gentes,
Rorate coeli, Excita poténtiam tuam, utilizzabili come canti nelle parti mobili della Messa, come primo canto meditativo di Comunione o anche per introdurre alla celebrazione, alcuni minuti prima del suono della campana. - Vasto e ricco è il repertorio polifonico per il tempo dell’Avvento; per valorizzare il carattere mariano di cui si faceva riferimento poco sopra, si potrebbe intraprendere lo studio dell’antifona mariana Ne Timeas Maria. Fra le varie versioni, proponiamo l’intonazione che ne fa T.L. Da Victoria, che ben si presta anche a un’esecuzione con un gruppo ristretto di cantori.
Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Dominum: ecce, concipies, in utero et paries filium; et vocabitur Altissimi filius. |
Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio: ecco, concepirai e darai alla luce un figlio; sarà chiamato figlio dell’Altissimo. |
UN CANTO DA PROPORRE AI RAGAZZI
In questo periodo, causa i distanziamenti previsti dall’emergenza Covid – 19, non sarà semplice organizzare le prove di canto con tanti ragazzi: potrebbe allora essere l’occasione per fare una proposta mirata a un gruppo ristretto. Proponiamo di imparare il brano Camminiamo incontro al Signore (T. Galliano, D. Semprini) – RN 44, la cui strofa può essere affidata a un solista e il ritornello cantato da tutti.
DUE DOMENICHE SPECIALI
22 Novembre: S. Cecilia.
In un anno così duro per le nostre corali, pare un segno della Provvidenza che questa memoria liturgica capiti in giorno di domenica. In questa occasione, si potrebbe destinare una preghiera dei fedeli per gli operatori musicali delle nostre parrocchie. È molto significativa l’intercessione che la liturgia ci fa recitare durante i vespri del martedì della terza settimana, che si potrebbe così riformulare per questa Messa:
Tu che ai cantori e agli strumentisti affidi il compito di rivelare qualche raggio del tuo eterno splendore, per intercessione di S. Cecilia, fa’ che il loro prezioso servizio diffonda nella Chiesa e nel mondo gioia e bellezza. Preghiamo.
Il coro potrebbe poi eseguire un canto dopo la Comunione, magari introdotto con una breve monizione che inviti i fedeli a partecipare proprio (e non “solamente”) con l’ascolto.
Vasto è il repertorio per coro che si potrebbe intonare in questa occasione; fra le varie possibilità ci si sente di suggerire, per chi è pratico del canto ambrosiano, l’antifona Cantantibus organiis, che narra proprio del martirio della giovane donna. Oppure si potrebbe studiare il brano di Gianmartino Durighello Veni electa mea, parte del trittico ungarico dedicato s. Elisabetta d’Ungheria, ma che ben si adatta anche alla memoria di s. Cecilia.
29 Novembre: raduno dei coristi in duomo
Il nostro vescovo Mario ha accolto l’invito di incontrare i coristi in duomo, per celebrare l’Eucaristia insieme con lui. Le difficoltà dovute all’obbligo della mascherine non ci permettono di preparare brani complessi, ma crediamo che questo non sarà un ostacolo a far brillare questa liturgia in maniera singolare.
E’ stata già mandata una mail con tutti gli spartiti da stampare e studiare.
Sarà presente un coro ospite, che avrà anche il compito di sostenere il canto di tutti gli altri coristi presenti e proporre qualche ascolto.
DOVE TROVARE IL MATERIALE
- Salmi
- Dopo il Vangelo
- Discendi o Re del cielo
- Madre dell’alba
- Ne timeas Maria
- Camminiamo incontro al Signore
- Cantantibus organiis
- Veni electa mea
Ringraziamo ancora tutti gli operatori musicali e i preti per il servizio e la pazienza che stanno dimostrando in questo periodo non facile; come indicato nella lettera pastorale, questo periodo può essere l’occasione per scoprire quale sia il tesoro del nostro canto liturgico che mai vorremmo perdere, così come quegli ambiti in cui ci è richiesta una conversione. Ci congediamo, augurando un buon Avvento, con le parole stesse dell’arcivescovo:
La ripresa dell’attività ordinaria è il tempo propizio non solo per raccogliere la lezione che viene dai mesi strani e complicati che abbiamo vissuto, ma anche per interrogarci insieme su COME dobbiamo riprendere, su quali siano le cose essenziali, quali zavorre, quale il segreto per l’irradiazione della gioia nel percorrere le vie di Dio verso la terra promessa”
(M. Delpini, Infonda Dio sapienza, Centro Ambrosiano, pp. 79 – 80)
Buon cammino di Avvento!
L’equipe dell’ufficio di pastorale liturgica
RICHIESTE E SUGGERIMENTI
Per qualsiasi info, proposta, richiesta di aiuto contattare don Riccardo Miolo, referente diocesano per la musica sacra, alla mail rmiolo@diocesi.milano.it oppure Mara Ghidinelli, da lunedì al venerdì (9,30 – 12,30) al numero 02 8556 345 o a questa mail liturgia@diocesi.milano.it.