Seconda proposta rivolta da Csv e Ciis a giovani dai 20 ai 35 anni. Iscrizioni entro il 27 febbraio
Dal 17 al 19 aprile, Cdv e Ciis propongono un pellegrinaggio per i giovani, ripercorrendo il cammino di “santità” del sindaco di Firenze, Giorgio La Pira.
Si tratta del secondo step dei tre che gli Istituti Secolari presenti in Diocesi hanno programmato insieme al CDV per l’anno 2019-20.
L’iniziativa è rivolta a giovani sensibili alla dimensione sociale e politica e inquieti in nome del Vangelo.
L’appuntamento è a Firenze, per vivere tre giornate in ascolto di La Pira, sui luoghi dove ha vissuto, raccogliendo la testimonianza di chi lo ha conosciuto e studiato più da vicino.
Giorgio La Pira, il sindaco forse più famoso dell’Italia nel secolo scorso, è stato e continua a essere un testimone da scoprire anche per le giovani generazioni di oggi. Testimone prima e maestro di conseguenza: dalle sue parole possiamo trarre la forza per vivere le nuove sfide che l’attuale vita sociale e politica pone alla coscienza cristiana.
È ancora possibile parlare di “vocazione politica” al servizio del bene comune? Non sono espressioni oggi ambigue, o almeno in disuso? Quanto bisogno abbiamo di riscoprire germogli di speranza per credere ancora nella città dell’uomo? C’è chi del servizio alla comunità degli uomini, vissuto con intelligenza e dedizione, ha fatto il “luogo della sua santità” (Delbrêl). Tutto dipende dalle motivazioni profonde con cui un uomo, una donna, stanno dentro la storia assumendosi il rischio di agire.
Essere cristiani, laici per vocazione, può essere un progetto di vita buona? Una scelta di questo tipo può scaturire dall’incontro intimo con il Signore della storia, il Risorto?
È proprio traendo forza dalla Resurrezione che alcuni testimoni hanno saputo immettere la novità del Vangelo nella città dell’uomo vivendo da laici nella storia: con gli altri e come gli altri, ma arricchiti dalla visione del mondo che scaturisce dal Vangelo di Gesù, diventato regola di vita e perla preziosa da custodire trafficandola nel tempo e nei luoghi ordinari della vita umana. La loro testimonianza è gentile e onesta, non si impone con arroganza, non pretende riconoscimenti: come il bene che si diffonde per una sua forza intrinseca.
Dopo in luglio con alcune giornate di spiritualità all’Eremo San Salvatore di Erba: “Alla sorgente dei sogni”.