In un tempo in cui le immagini e la musica vorrebbero occupare ovunque i primi posti, occorre prestare attenzione agli obblighi cui è tenuta la parrocchia che intende trasmettere musica e proiettare film. Proponiamo al proposito un articolo pubblicato su exLege (in uscita) relativo alla Licenza Ombrello e agli altri adempimenti connessi alla trasmissione di musica e immagini in parrocchia
In un tempo in cui le immagini e la musica vorrebbero occupare ovunque i primi posti, occorre prestare attenzione agli obblighi cui è tenuta la parrocchia che intende trasmettere musica e proiettare film.
In passato la questione era circoscritta al pagamento del canone RAI per la radio che nei bar degli oratori accompagnava i pomeriggi domenicali con le cronache di “Tutto il calcio, minuto per minuto”. Poi arrivarono le prime trasmissioni televisive con le dirette delle partite di calcio e si pose il problema di come regolarizzare la visione (talvolta muta) dei goal in tempo reale, cui seguì la disciplina delle costose licenze commerciali per la trasmissione delle dirette del campionato di calcio di serie A nei saloni parrocchiali.
Nel frattempo la tecnologia divenuta meno costosa ha consentito agli oratori e ai centri pastorali di allestire sofisticati impianti audio (con annesso sistema di casse professionali) o di videoproiezione; ed ecco la proposta di sottoscrivere un abbonamento SIAE annuale forfettario per poter trasmettere in tranquillità la musica d’ambiente in qualsiasi occasione.
Poi, improvvisamente, dopo il canone RAI, le licenze dei canali a pagamento e i diritti SIAE in abbonamento, ecco che un nuovo acronimo comincia a bussare alla porta delle parrocchie: è il consorzio SCF (società consortile fonografici) che rivendica il pagamento dei cosiddetti “diritti connessi” di cui agli articoli 72-73bis della legge n. 633/1941. Questa volta non si tratta di pagare il diritto all’autore per poter autorizzare la sua opera (musica oppure opera cinematografica), ma quello “connesso” spettante agli interpreti,
agli esecutori o ai produttori di fonogrammi (cd, dvd, file…).
Ma non è ancora la fine: oggi infatti arriva la proposta della Licenza Ombrello e il pagamento direttamente alla SIAE, con il modello 116/C, dei Piccoli Diritti Musicali (PDM) integrati nelle opere cinematografiche.
Nel box in alto a sinistra pubblichiamo il testo dell’articolo pubblicato su exLege (in uscita) relativo alla Licenza Ombrello e agli altri adempimenti connessi alla trasmissione di musica e immagini in parrocchia