Il compito affidato ai genitori di introdurre e accompagnare i figli nel cammino dell’iniziazione cristiana è al centro della nuova edizione della Quattro giorni Comunità educanti, in programma in ogni Zona pastorale. Un importante momento formativo a cui sono invitati presbiteri, religiosi, diaconi, catechisti ed educatori
Il compito affidato ai genitori di introdurre e accompagnare i figli nel cammino dell’iniziazione cristiana è al centro della nuova edizione della Quattro giorni Comunità educanti, in programma in ogni Zona pastorale. Un importante momento formativo a cui sono invitati presbiteri, religiosi, diaconi, catechisti ed educatori
«Comunità e famiglia generano nella fede» è il tema della Quattro giorni Comunità educanti, in programma dall’inizio di settembre in tutte le Zone pastorali come momento formativo offerto a catechisti e membri delle Comunità educanti all’avvio dell’anno pastorale. Si intende riflettere in particolare sul dono e sul compito affidato ai genitori di introdurre e accompagnare i figli nel cammino dell’iniziazione cristiana, in profonda sintonia con tutta la comunità dei fedeli.
«Alla luce del nuovo itinerario d’Iniziazione cristiana, la Quattro giorni vuole aiutare sacerdoti, religiosi, religiose, catechisti ed educatori ad approfondire le dinamiche fondamentali del percorso», spiega monsignor Antonio Costabile, responsabile del Servizio diocesano per la Catechesi, auspicando che nell’iniziativa possano essere coinvolti anche altri educatori e operatori pastorali in quanto membri di Comunità educanti.
In Incontriamo Gesù (Cei) al numero 28 e seguenti si legge: «La comunità cristiana è l’origine, il luogo e la meta della catechesi. È sempre dalla comunità cristiana che nasce l’annunzio del Vangelo, che invita gli uomini e le donne a convertirsi e a seguire Cristo. Ed è la stessa comunità che accoglie coloro che desiderano conoscere il Signore e impegnarsi in una vita nuova.
In questa prospettiva di comunità, un ruolo primario e fondamentale appartiene alla famiglia cristiana in quanto Chiesa domestica. Essa, proprio come la Chiesa, è “uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui si irradia” e ha una “prerogativa unica: trasmette il Vangelo radicandolo nel contesto di profondi valori umani”. Tutti conosciamo le fragilità, le fatiche e le ferite alle quali è esposta oggi la famiglia. Mentre rimane impegno costante delle comunità cristiane esprimere forme di vicinanza e di sostegno pastorale e spirituale agli sposi, dobbiamo comunque pensare ai genitori cristiani, qualunque situazione essi vivano, come i primi educatori nella fede: essi, salvo espliciti rifiuti, con il dono della vita desiderano per i propri figli anche il bene della fede.
Proprio per questo, la comunità cristiana deve alla famiglia una collaborazione leale ed esplicita, considerandola la prima alleata di ogni proposta catechistica offerta ai piccoli ed alle nuove generazioni. In tal senso va valorizzato ogni autentico sforzo educativo in senso cristiano compiuto da parte dei genitori».
Questi i titoli delle relazioni al centro della Quattro giorni:
- Trasmettere e generare alla fede oggi: il primo annuncio alla famiglia
- Percorsi di accompagnamento della famiglia
- La famiglia protagonista nel percorso diocesano “Con Te!”
- Pregare in famiglia
Nella lettera d’invito (in allegato insieme al calendario completo) monsignor Costabile ricorda anche che negli incontri della Quattro giorni verranno date indicazioni relative alla formazione durante l’anno pastorale: un percorso base per chi inizia come catechista a livello di Zona pastorale e un percorso permanente con laboratori di approfondimento nei Decanati.