Moltissime persone sono talmente abituate a vivere nel rumore che neppure sognano il silenzio e perciò non lo desiderano e tantomeno lo programmano; e ci perdono moltissimo in umanità e in spiritualità.
Fa riflettere una frase di Alberto Moravia: “Per ritrovare un’idea dell’uomo, ossia una vera fonte di energia, bisogna che gli uomini ritrovano il gusto della contemplazione.
La contemplazione permette alle persone di accumulare di nuovo l’energia persa nell’azione”

La casa diocesana di spiritualità ti serve il silenzio su un piatto di argento e ti offre l’opportunità di pregare seriamente.
Tutta la Villa Sacro Cuore di Tregasio di Triuggio (il parco, le cinque cappelle, i grandi corridoi…) è orientata a farti assaporare il silenzio che è abitato dalla silenziosa presenza di Dio: la bellezza ci lancia nella contemplazione.
Raccogliamo l’invito di Karl Rhaner: “Resta un po’ solo con te stesso: cercati una stanza o una strada solitaria o una chiesa, in cui stare a tu per tu con te stesso. Attendi, ascolta.
Se avrai il coraggio di resistere, se ti riuscirà di rimanere presso te stesso, Dio ti parlerà”.

Oltre che frequentare e assaporare il silenzio, occorre anche difenderlo nella vita di ogni giorno; questo vale per chi si ferma in Villa: le singole persone devono evitare di distrarsi, devono invece concentrarsi sul Tabernacolo, sul proprio io profondo, sugli alberi e sui fiori: tutti i presenti devono rispettare la ricerca silenziosa del fratello o sorella.
Ogni persona e ogni gruppo che entra nella Villa Sacro Cuore deve trovare e alimentare un clima di silenzio e di preghiera.
La ricerca e la difesa del silenzio è la nostra predisposizione per ascoltare e gustare la Sua dolce presenza e la Sua Parola rinfrescante: alla Tua presenza, anche la polvere è oro!
E Lo incontri come un Padre che ama, un medico che guarisce, un fuoco che riscalda;
Lui è Pane che nutre, Parola che da speranza certa.

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