Domenica 30 aprile la Chiesa invita a pensare alla vita come una vocazione: nei giorni precedenti e seguenti nelle Zone pastorali sono in calendario alcuni incontri nei quali i giovani possono ascoltare testimonianze significative e mettersi in preghiera
“Il mio desiderio è di diventare prete. Il mio desiderio è di entrare in questo istituto di vita consacrata. Il mio desiderio è di sposarmi con la mia ragazza, con il mio ragazzo. Ma questo desiderio è cristiano? È il desiderio di seguire Gesù e vivere come Lui, oppure altre motivazioni inquinano di ambiguità questo orientamento?”. Sono pertanto ragazze e ragazzi, adolescenti, giovani che devono pregare per le vocazioni, in primo luogo perché le proprie scelte siano dentro una ricerca sincera del dono dello Spirito nel dialogo con Gesù e la Sua Parola, così che le scelte desiderate prendano la forma di risposta alla chiamata e si possano definire, secondo il linguaggio ecclesiale, vocazione”.
(Sua Ecc.za Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, Kyrie, Alleluia, Amen. Proposta pastorale per l’anno 2022-2023)
È nel dialogo con Gesù, in ascolto della sua Parola, che la nostra vita assume i tratti della vocazione. Quando ciò che stiamo vivendo si accoglie in compagnia e nello Spirito di Cristo, quando le scelte si rischiano nell’amicizia con Gesù, allora si intraprende l’esistenza come una risposta riconoscente all’amore che ci ha sorpresi e destati.
Domenica 30 aprile la Chiesa ci invita a pensare nuovamente alla nostra vita come una vocazione, un modo di seguire il Signore a servizio della Chiesa e per la costruzione di un mondo più giusto. Si tratta di un appuntamento in cui possiamo promuovere questa mentalità, una cultura che sappia andare oltre gli interessi personali e i calcoli per annunciare il dono di sé quale modalità migliore di intendere la vita. Si tratta di un invito alla preghiera per tutta la comunità cristiana e anche per i giovani stessi, come il nostro Arcivescovo ci ha richiamati.
Da qui, accanto a proposte di preghiera per le vocazioni in ogni singola comunità, nelle Zone pastorali si preparano alcuni incontri specifici nei quali i giovani possano ascoltare testimonianze significative (diaconi prossimi all’ordinazione sacerdotale, consacrate al Signore, giovani sposi divenuti segni dell’amore totale di Cristo…) e mettersi in preghiera, affidando le proprie scelte insidiate spesso dalla paura. La preghiera e il fascino percepito davanti ai testimoni rendono possibile una accoglienza positiva della paura, così da lanciarsi in scelte coraggiose sulla spinta interiore dello Spirito Santo.
L’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni quest’anno richiama l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa. È l’orizzonte proposto anche dall’Esortazione Apostolica post-sinodale rivolta ai giovani e a tutto il popolo di Dio, quando insegna: «La pastorale [giovanile] non può che essere sinodale, vale a dire capace di dar forma a un ‘camminare insieme’ che implica una valorizzazione dei carismi che lo Spirito dona secondo la vocazione e il ruolo di ciascuno dei membri della Chiesa attraverso un dinamismo di corresponsabilità […]. In questo modo, imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo. Essa può attrarre i giovani proprio perché non è un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie» (Francesco, Christus vivit, 206-207).
Ogni vocazione riflette qualcosa del mistero di Cristo e della ricchezza dei doni dello Spirito che sono nella Chiesa: la reciprocità e la comunione delle vocazioni esprimono a pieno il mistero della comunione ecclesiale, fanno risplendere la bellezza di Cristo. La vocazione libera la vita dal pensiero che tutto sia solo un caso e insieme dalla concezione di un fato per il quale tutto sia già stato predeterminato. Piuttosto, in un rapporto di amicizia con il Signore, in una storia che si scrive insieme si intuisce la migliore interpretazione della propria esistenza che è la vocazione. Soltanto in una coralità le differenti vocazioni esprimono tutto il mistero.
Di seguito gli appuntamenti per 18/19enni:
– Da domenica 16 a sabato 22 aprile: settimane vocazionali di vita comune per giovani 20/30enni a Seveso
(presso il Centro Pastorale Ambrosiano, via San Carlo 2) oppure a MILANO (presso Casa Magis, piazza s. Eustorgio 1)
(vai alla pagina web dedicata);
– Domenica 16 aprile, dalle ore 18.30 alle ore 21.00, a Lecco (presso l’Oratorio San Nicolò): Serata di testimonianze vocazionali verso la Gmg
– Sabato 29 aprile, ore 21.00, a Treviglio (presso il Santuario): Veglia vocazionale;
– Martedì 2 maggio ore 20.45, a Milano (presso la Chiesa S. Maria delle Grazie al Naviglio): Rosario vocazionale guidato dall’Arcivescovo Sua Ecc.za Mons. Mario Delpini
– Venerdì 5 maggio, ore 20.45, a Rho (con partenza dal Santuario e arrivo alla chiesa di San Paolo): Veglia vocazionale;
– Venerdì 19 maggio, ore 21.00, a Melegnano (presso la parrocchia San Gaetano): Veglia vocazionale;
– Sabato 20 maggio, ore 18.00, a Varese (presso il Sacro Monte): Camminata vocazionale.