Guidata dall’Arcivescovo, parteciperà all’appuntamento in programma dal 9 al 13 novembre. Monsignor Luca Bressan spiega i criteri seguiti per la composizione

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È stata resa nota la composizione della Delegazione che, guidata dall’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, rappresenterà la Diocesi di Milano al V Convegno ecclesiale nazionale, in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre sul tema «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo».

A Firenze, in qualità di membro della giunta del Comitato generale preparatorio, sarà presente anche monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale, che così sintetizza i criteri seguiti per comporre la Delegazione (in allegato nel box a sinistra): «Abbiamo tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Segreteria generale della Cei, scegliendo persone che non facciano i convegni “per professione” (e quindi siano il più possibile alla prima partecipazione) e che abbiano connessioni col tema del Convegno a partire dalle dimensioni della cultura (scuola, università, ricerca), della carità e dell’evangelizzazione. E poi persone che raccontano l’Italia e la Chiesa in cambiamento: migranti, tra cui un prete, una suora e due laici».

«Abbiamo cercato anche di rappresentare il volto della Chiesa locale – prosegue Bressan -: membri del Consiglio episcopale milanese e del Centro diocesano, due indicati per ogni Zona, una presenza per quelle realtà ecclesiali che non hanno rappresentanza nazionale (diaconi permanenti, ausiliarie diocesane, Ordo Virginum, Oblati di Rho) e infine una rappresentanza delle realtà carismatiche diocesane».

Il Convegno ecclesiale è l’appuntamento che ogni dieci anni chiama a raccolta la Chiesa italiana, sulla scia della missione indicata dal Convegno di Verona nel 2004. La «Traccia» parte dai cinque verbi (uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare) indicati nella Evangelii Gaudium di papa Francesco (atteso a Firenze all’apertura del convegno) per declinare il «gusto dell’umano». L’iter verso il Convegno prevede nei prossimi mesi tre «laboratori» – a Napoli sul tema della cultura e della comunicazione; a Milano sul tema del lavoro e dell’economia; a Perugia sul tema dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso – aperti alla partecipazione di tutte le componenti cattoliche, religiose e laiche del Paese.

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