«Che cosa c'è da ridere. Teorie e tecniche della comicità» è il percorso formativo proposto dal 20 aprile dalla Biblioteca del Confine con l’autore, sceneggiatore e produttore Jacopo Cirillo. Alla fine del ciclo creazione di un e-book collettivo
L’essere umano inizia a ridere al quarto mese di vita e lo fa per tutta la sua esistenza. La risata è il gesto sociale per eccellenza, perché fa entrare in una relazione positiva con l’altro. Ma di che cosa si ride e perché? Come si costruisce una battuta? E come fare a replicarla e a usarne gli insegnamenti nella vita di tutti i giorni e nel rapporto con gli altri?
A queste e a molte altre domande, cercherà di rispondere il corso «Che cosa c’è da ridere. Teorie e tecniche della comicità», promosso dalla Biblioteca del Confine della Casa della Carità con l’autore, sceneggiatore e produttore Jacopo Cirillo e con la preziosa partecipazione della casa editrice Il Saggiatore (vedi qui la locandina).
Questo percorso formativo (8 incontri in tutto, da mercoledì 20 aprile, ore 18.30) partirà dalle basi fisiologiche, sociali e culturali della risata, nell’uomo e negli animali, e dalle teorie attorno alla comicità proposte dalla filosofia, dalla sociologia e dalle scienze umane. L’obiettivo non è quello di formare dei comici, ma mettere in risalto l’innata componente sociale e terapeutica della risata. Per questo, il corso è proposto all’interno di una realtà come la Casa della Carità.
«Abbiamo pensato di promuovere questo corso alla Casa della Carità perché, come ha detto recentemente anche Papa Francesco, la risata è una medicina che porta alla gioia interiore. Lo sappiamo bene in una realtà sociale come la nostra, dove molte volte il sorriso è un modo per avviare una relazione di cura con i nostri ospiti, che spesso hanno alle spalle storie difficili. Ma credo che ognuno di noi sappia quanto, in alcuni momenti della vita, regalarci una risata con noi stessi e con gli altri sia di aiuto per relativizzare le cose che ci accadono», spiega Cecilia Trotto, responsabile della Biblioteca del Confine della Casa della Carità.
«In alcuni periodi e situazioni storiche particolarmente drammatiche e opprimenti, come quella che stiamo vivendo, ridere sembra fuori luogo. C’è la guerra, non c’è niente da ridere. E invece è proprio questo il momento in cui c’è più bisogno di utilizzare l’umorismo, di disinnescare, almeno per un momento, le nostre paure più recondite. La comicità è la cosa più naturale, e più umana, che possiamo mettere in atto per (fingere di) soffrire un poco di meno», aggiunge Jacopo Cirillo, che condurrà il corso.
Alla fine del ciclo di lezioni si arriverà alla creazione di un e-book collettivo, che sarà pubblicato da Il Saggiatore.
Ai partecipanti è richiesto un contributo di 150 euro, sotto forma di donazione alla Casa della Carità (le modalità di pagamento saranno comunicate via e-mail agli iscritti). Oltre a sostenere le spese del corso, questo contributo permetterà di realizzare la formula “corso sospeso”, donando un’iscrizione a una persona fragile ospite della Fondazione.
Info e iscrizioni: www.casadellacarita.org/notizie/corso-umorismo-2022/