Presentato il secondo volume del giornalista Angelo Sala su alcune chiese del lecchese (Belledo, Bonacina, Caleotto, Castello, Chiuso e Germanedo). È in cantiere il prossimo per la�primavera 2010.
di Marcello VILLANI
Redazione
Titolo e sottotitolo bastano a fornire con precisione contenuti e impostazione di questi volumi. Stiamo parlando di “Pietre di Fede. Chiese e campanili della città di Lecco”, scritto dal giornalista e storico lecchese Angelo Sala. Volumi, al plurale, perché dopo il primo che ha visto la luce nel 2008 con le quattro chiese del centro cittadino e le sette di Acquate, è arrivato anche il secondo con le chiese di Belledo, Bonacina, Caleotto, Castello, Chiuso e Germanedo. Ed è già annunciato per la Pasqua 2010, dalle Edizioni Monte San Martino di Lecco, il terzo volume che completerà l’opera con le chiese di Laorca, Maggianico, Olate, Pescarenico, Rancio, San Giovanni e Santo Stefano. Un ampio repertorio di luoghi, persone e fatti connessi alla presenza delle chiese – luoghi dove la bellezza e l’armonia si fondono con il divino – nella città di Lecco.
Averli definiti appunti o frammenti non soltanto ci testimonia la grande modestia e onestà intellettuale del compilatore (Angelo Sala è giornalista da oltre 30 anni e autore o coautore di oltre 40 libri sul territorio lecchese), ma costituisce un’importante indicazione programmatica. La ricerca si rivolge non solo a quello che si può definire il cristianesimo «murato», tradotto in presenze architettoniche storicizzate e individuabili nello spazio e nel tempo come i luoghi di culto. La ricerca cerca di individuare anche la linfa vitale, così come si è tradotta e immedesimata nella spiritualità e nella vita quotidiana di generazioni: tale scelta ci consegna una mole davvero impressionante di luoghi, date, fatti e persone che si vanno dipanando per le pagine del libro: questa messe di notizie ci rappresenta, al vivo, i frutti abbondanti che da quella spiritualità si sono prodotti lungo i secoli.
Tracciata con estrema precisione e al tempo stesso con grande respiro, ampiezza di indagini e intensa partecipazione, la storia delle chiese lecchesi qui raccolta offre un quadro di fatti e vicende umane tipico di una religiosità ancora viva nella memoria e nel ricordo di molti. Situazioni, movimenti, avvenimenti economici e sociali di oggi diventano inoltre più chiari alla luce dell’excursus storico. Vi si rintraccia infatti la loro origine, si riconoscono figure e famiglie che li hanno creati o proposti. Queste pagine fanno emergere con forza i valori civili, umani e religiosi che li hanno promossi, delineando con energica chiarezza i tratti essenziali di una condizione umana che attraversa momenti politici, economici e religiosi, ora tragici e ora carichi di speranza, mantenendo viva la coscienza della propria identità. Perché lì, tra le pietre di una chiesa, trovano ciò che serve ad irrobustire le energie per immergersi, con cuore nuovo, nelle opere e nei giorni della quotidianità. E se Lecco continua ad apparire come una terra di fede e di lavoro, è perché i suoi abitanti vi hanno vissuto una coralità, un’identità di popolo, una ricchezza di forme espressive tali da segnare profondamente la vita di ognuno.
Società, economia, istituzione ecclesiastica e religiosità popolare, associazionismo laico, organizzazione parrocchiale costituiscono i connotati della popolazione di Lecco tra Ottocento e Novecento, descritti, storicizzati e obiettivamente documentati in queste pagine, grazie anche a straordinarie immagini: in questo secondo volume ce ne sono ben 172, di cui 150 inedite. Titolo e sottotitolo bastano a fornire con precisione contenuti e impostazione di questi volumi. Stiamo parlando di “Pietre di Fede. Chiese e campanili della città di Lecco”, scritto dal giornalista e storico lecchese Angelo Sala. Volumi, al plurale, perché dopo il primo che ha visto la luce nel 2008 con le quattro chiese del centro cittadino e le sette di Acquate, è arrivato anche il secondo con le chiese di Belledo, Bonacina, Caleotto, Castello, Chiuso e Germanedo. Ed è già annunciato per la Pasqua 2010, dalle Edizioni Monte San Martino di Lecco, il terzo volume che completerà l’opera con le chiese di Laorca, Maggianico, Olate, Pescarenico, Rancio, San Giovanni e Santo Stefano. Un ampio repertorio di luoghi, persone e fatti connessi alla presenza delle chiese – luoghi dove la bellezza e l’armonia si fondono con il divino – nella città di Lecco.Averli definiti appunti o frammenti non soltanto ci testimonia la grande modestia e onestà intellettuale del compilatore (Angelo Sala è giornalista da oltre 30 anni e autore o coautore di oltre 40 libri sul territorio lecchese), ma costituisce un’importante indicazione programmatica. La ricerca si rivolge non solo a quello che si può definire il cristianesimo «murato», tradotto in presenze architettoniche storicizzate e individuabili nello spazio e nel tempo come i luoghi di culto. La ricerca cerca di individuare anche la linfa vitale, così come si è tradotta e immedesimata nella spiritualità e nella vita quotidiana di generazioni: tale scelta ci consegna una mole davvero impressionante di luoghi, date, fatti e persone che si vanno dipanando per le pagine del libro: questa messe di notizie ci rappresenta, al vivo, i frutti abbondanti che da quella spiritualità si sono prodotti lungo i secoli.Tracciata con estrema precisione e al tempo stesso con grande respiro, ampiezza di indagini e intensa partecipazione, la storia delle chiese lecchesi qui raccolta offre un quadro di fatti e vicende umane tipico di una religiosità ancora viva nella memoria e nel ricordo di molti. Situazioni, movimenti, avvenimenti economici e sociali di oggi diventano inoltre più chiari alla luce dell’excursus storico. Vi si rintraccia infatti la loro origine, si riconoscono figure e famiglie che li hanno creati o proposti. Queste pagine fanno emergere con forza i valori civili, umani e religiosi che li hanno promossi, delineando con energica chiarezza i tratti essenziali di una condizione umana che attraversa momenti politici, economici e religiosi, ora tragici e ora carichi di speranza, mantenendo viva la coscienza della propria identità. Perché lì, tra le pietre di una chiesa, trovano ciò che serve ad irrobustire le energie per immergersi, con cuore nuovo, nelle opere e nei giorni della quotidianità. E se Lecco continua ad apparire come una terra di fede e di lavoro, è perché i suoi abitanti vi hanno vissuto una coralità, un’identità di popolo, una ricchezza di forme espressive tali da segnare profondamente la vita di ognuno.Società, economia, istituzione ecclesiastica e religiosità popolare, associazionismo laico, organizzazione parrocchiale costituiscono i connotati della popolazione di Lecco tra Ottocento e Novecento, descritti, storicizzati e obiettivamente documentati in queste pagine, grazie anche a straordinarie immagini: in questo secondo volume ce ne sono ben 172, di cui 150 inedite.