ALL’INGRESSO
Ricorderò l’amore di Dio,
dandogli lode per tutti i suoi doni,
per i beni senza numero che ci ha elargito,
grazie alla sua misericordia che non ha fine.

LETTURA Sir 37, 1-6
Lettura del libro del Siracide

Ogni amico dice: «Anch’io sono amico», ma c’è chi è amico solo di nome. Non è forse un dolore mortale un compagno e amico che diventa nemico? O inclinazione al male, come ti sei insinuata per ricoprire la terra di inganni? C’è chi si rallegra con l’amico quando tutto va bene, ma al momento della tribolazione gli è ostile. C’è chi si affligge con l’amico per amore del proprio ventre, ma di fronte alla battaglia prende lo scudo. Non dimenticarti dell’amico nell’animo tuo, non scordarti di lui nella tua prosperità.

SALMO Sal 54 (55)

Il Signore non permetterà che il giusto vacilli.

Dentro di me si stringe il mio cuore,
piombano su di me terrori di morte.
Mi invadono timore e tremore
e mi ricopre lo sgomento. R

Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
In fretta raggiungerei un riparo
dalla furia del vento, dalla bufera. R

Se mi avesse insultato un nemico, l’avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario,
da lui mi sarei nascosto.
Ma tu, mio compagno, mio intimo amico,
legato a me da dolce confidenza!
Camminavamo concordi verso la casa di Dio. R

Io invoco Dio e il Signore mi salva.
Di sera, al mattino, a mezzogiorno
vivo nell’ansia e sospiro,
ma egli ascolta la mia voce; R

In pace riscatta la mia vita
da quelli che mi combattono:
Dio ascolterà e li umilierà,
egli che domina da sempre;
essi non cambiano e non temono Dio. R

VANGELO Mc 7, 1-13
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Si riunirono attorno al Signore Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è ‘korbàn’, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

DOPO IL VANGELO
Signore, cessi la tua ira;
sii clemente verso le colpe del tuo popolo,
come giurasti su te stesso, o Dio.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Salirò all’altare di Dio,
al Dio che dona la gioia senza tramonto.
Perché ti rattristi e turbi, anima mia?
Spera in Dio perché confido solo in lui,
mio Salvatore e mio Dio.

ALLA COMUNIONE
Ti lodiamo, Signore onnipotente,
glorioso re di tutto l’universo.
Ti benedicono gli angeli e gli arcangeli,
ti lodano i profeti con gli apostoli.
Noi ti lodiamo, o Cristo, a te prostrati,
che venisti a redimere i peccati.
Noi ti invochiamo, o grande Redentore,
che il Padre ci mando come pastore.
Tu sei il Figlio di Dio,
tu il Messia che nacque dalla vergine Maria.
Dal tuo prezioso sangue inebriati,
fa’ che siam da ogni colpa liberati.

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