Da sempre al fianco degli ultimi con oltre 9500 volontari. Vittore De Carli: «Un modello di impegno e di volontariato “con la gente e per la gente”»
Domenica 27 novembre verrà celebrata in tutta Italia – e in particolare in Lombardia – la Giornata dell’adesione all’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) che quest’anno ha come slogan «Cambia la tua vita e aiuta chi ha bisogno». Per l’occasione è stata lanciata anche la campagna nazionale social #aderiscoxchè.
È uno dei giorni più importanti dell’anno per l’Associazione: In ogni sottosezione lombarda verrà proposto alla cittadinanza di aderire all’ Unitalsi per condividere un percorso formativo umano e spirituale che porti a essere concretamente vicini a chi ha bisogno: soprattutto alle persone con disabilità, agli anziani e ai malati. Questa giornata non segnerà, però, solo l’ingresso dei nuovi soci: sarà l’occasione per tutti gli unitalsiani per rinnovare il proprio “mandato di servizio”, che si esprime soprattutto in occasione dei pellegrinaggi (in particolare quelli a Lourdes).
L’Unitalsi in Lombardia è presente con una direzione regionale (sezione) a Milano e con 23 direzioni territoriali (sottosezioni): Milano Sud-Ovest, Milano Nord-Est, Bergamo, Bollate, Brescia, Busto Arsizio, Cernusco, Como, Crema, Cremona, Lecco, Legnano, Lodi, Magenta-Rho, Mantova, Merate, Monza, Pavia, Saronno, Seveso, Sondrio, Treviglio e Varese. Nella regione sono oltre 9500 i soci impegnati 365 giorni all’anno soprattutto al fianco delle persone disabili, gli anziani e i minori attraverso attività sociali nelle case di riposo, negli ospedali, nelle famiglie e nelle parrocchie.
«È un giorno importante per tutta la nostra regione – spiega Vittore De Carli, presidente della Sezione Lombarda dell’Unitalsi – perché è l’occasione per presentare un modello di impegno e di volontariato “con la gente e per la gente” attraverso le nostre attività quotidiane di vicinanza e di sostegno agli ultimi, ma anche con l’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes dove l’umanità, soprattutto se sofferente, è al centro di ogni nostra azione. Credo che il modello Unitalsi sia quello voluto da papa Francesco nella Chiesa, ma anche fuori di sacrestia, per incontrare le tante e nuove emergenze sociali che hanno colpito la nostra regione».