Passiamo in rassegna le principali protagoniste del torneo di serie A, che scatterà il 30 e 31 agosto


Redazione

01/08/2008

di Mauro COLOMBO

Se luglio, per il calcio, è il mese dei sogni cullati dal “mercato”, agosto è il periodo in cui le prime verifiche sul campo possono tradurre quei sogni in realtà, oppure trasformarli in incubi. Le amichevoli aumentano progressivamente di intensità e di spessore tecnico, per poi lasciare spazio agli impegni ufficiali (il 12/13 e 26/27 i preliminari di Champions League, il 24 la Supercoppa di Lega).

Dal 30 e 31 agosto, poi, sarà campionato, con una partenza subito sprint, dal momento che il sorteggio del torneo ha escluso le teste di serie, rendendo possibili sin dalla prima giornata big-match come Fiorentina-Juventus. E come si presentano, dunque, le grandi della serie A all’appello della corsa per lo scudetto?

INTER. Se una società esonera un allenatore che ha vinto tre scudetti consecutivi (di cui due sul campo), è segno che vede nella panchina l’elemento nel quale cercare l’ulteriore salto di qualità. Per questo José Mourinho, raccogliendo l’eredità di Roberto Mancini, rappresenta al momento il vero “colpo” di Massimo Moratti (tali, infatti, non si possono definire Mancini o Muntari, né il ritorno di Adriano): di conseguenza, lo Special One non può permettersi di fallire, soprattutto in Europa.

ROMA. Ha perso Mancini, farà di tutto per non cedere Aquilani, sta cercando un altro attaccante. Se fosse arrivato Mutu, avrebbe colmato il gap che la separa dai campioni d’Italia. In assenza del romeno, appare ancora Totti-dipendente e lo spumeggiante gioco di Spalletti, al quarto anno, potrebbe non essere più così imprevedibile.

JUVENTUS. Cifre alla mano, ha l’attacco più prolifico del torneo: Del Piero-Trezeguet-Amauri-Iaquinta garantiscono gol e varietà di schemi. Alle spalle Ranieri ha allestito un centrocampo da combattimento, dove però mancano fantasia e un vero regista. In compenso sono tornati alla base tanti prodotti del vivaio – primo fra tutti Giovinco – che promettono un succoso futuro.

FIORENTINA. A proposito di futuro. I viola hanno la miglior batteria di giovani della serie A. Con gli arrivi di Jovetic e Vargas il ds Corvino ha costruito una squadra che, nel tempo, può diventare quella da battere. Trattenuto Mutu, Prandelli investe fiducia in Montolivo come uomo-squadra e crede nella rinascita di Gilardino. Potrebbe sparigliare carte e pronostici.

MILAN. Con Abbiati, Zambrotta, Flamini e Borriello, Galliani era già convinto di avere provveduto a quei rinforzi, reparto per reparto, utili a recuperare il terreno perduto. Poi è arrivato Ronaldinho. Un affare dal punto di vista economico e un autentico “colpo” mediatico. Sul piano tecnico, molto dipenderà dalla voglia di rivalsa del Gaucho e dall’abilità di Ancelotti nell’assemblare attorno a lui una prima linea certamente atipica.

LE ALTRE. Promette molto l’ambizioso Napoli di De Laurentiis, cercano conferme Udinese, Sampdoria e Atalanta, in attesa di riscatto sono Palermo e Lazio. Il Genoa dovrà metabolizzare la perdita di Borriello, il Torino decidere se abbandonare o meno la seconda metà della classifica, dove, almeno sulla carta, dovrebbero trovare stabilmente posto Cagliari, Catania, Chievo, Lecce, Siena e Reggina. Con il ritorno in A del Bologna, il massimo campionato schiera al via tutte le squadre scudettate nel dopoguerra, con la sola eccezione del Verona.

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