Ottomila persone hanno affollato il PalaSharp per l'incontro degli sportivi con l'Arcivescovo. In un momento caratterizzato da fenomeni che «inquinano e deturpano gli stadi con la violenza e la trasgressione delle regole del vivere civile», il Cardinale ha richiamato la responsabilità di tutti per affermare i valori di «uno sport sano, pulito, etico, umano e umanizzante, perché capace di mettere al centro l'uomo». L'intervento dei "capitani coraggiosi", da Zanardi a Burdisso
Redazione
In un momento caratterizzato da fenomeni che «inquinano
e deturpano gli stadi con la violenza e la trasgressione
delle regole del vivere civile», il Cardinale ha richiamato
la responsabilità di tutti per affermare i valori di «uno sport
sano, pulito, etico, umano e umanizzante, perché capace
di mettere al centro l’uomo». L’intervento dei “capitani
coraggiosi”, da Alex Zanardi a Nicolas Burdisso
di Mauro Colombo
«Uno sport sano, pulito, etico, umano e umanizzante, perché capace di mettere al centro l’uomo in tutti i suoi valori, non solo quelli atletici». È l’auspicio rivolto dal cardinale Dionigi Tettamanzi alle oltre ottomila persone – in gran parte provenienti dalle parrocchie e dagli oratori della Diocesi – che ieri sera hanno gremito le tribune del PalaSharp di Lampugnano in occasione del Natale degli Sportivi 2007.
L’Arcivescovo è tornato sul richiamo alla responsabilità di tutti «per rendere più bella la nostra comunità cristiana e più umana la nostra comunità civile» lanciato in occasione del Discorso di Sant’Ambrogio. Responsabilità da esercitare «anche nel mondo dello sport», soprattutto in un momento caratterizzato da fenomeni che «inquinano e deturpano gli stadi e le strade con la violenza, lo scontro immotivato, la trasgressione delle regole del vivere civile e la delinquenza che offende tutti e tutti inquieta».
Chiamati in causa in prima persona per essere «un esempio per tutti» sono i “capitani coraggiosi” al centro dell’incontro: «Il capitano è grande quando fa grande la sua squadra», lavorando con dedizione e con passione «per renderla armonica, dinamica, vincente». Il coraggio è quello «di essere diversi, alternativi, per mettere lo sport al servizio dell’uomo. Perché solo allora potrà diventare scuola e palestra di vita».
In un clima di grande festa si sono susseguiti gli interventi e le testimonianze dei vari “capitani”: da Alex Zanardi – che ha raccontato la sua “rinascita” dopo il gravissimo incidente che gli è costato l’amputazione di entrambe le gambe – a Javier Zanetti e Riccardo Spairani – che hanno spiegato come interpretano il loro ruolo rispettivamente nell’Inter e nella Sparkling Volley -, fino a Nicolas Burdisso, che nel momento della grave malattia della figlia ha messo le esigenze della propria famiglia davanti alle sue prospettive di carriera.
Durante la serata, animata da parentesi musicali molto gradite dalla folla del PalaSharp, è stato dedicato spazio a progetti di solidarietà (da “Bimbi in gamba” che ha Zanardi come testimonial, alla “Operation Smile” di Santo Versace, ad “Aiutiamo la paraplegia” nel ricordo di Clay Regazzoni) ed è stato anticipato il grande appuntamento sportivo del 2008 – le Olimpiadi di Pechino – con la partecipazione di rappresentanti della Comunità cinese di Milano, esibizioni di arti marziali e l’intervento della Nazionale italiana maschile di ginnastica artistica.
Dopo le premiazioni di dirigenti che sono “capitani” all’interno delle loro federazioni ed enti di promozione sportiva, il Natale degli Sportivi si è concluso con la “passerella” dei trofei vinti da Inter e Milan nel corso del 2007: l’Arcivescovo ha sollevato lo scudetto nerazzurro e la Coppa dei Campioni rossonera.