Dopo il nuovo trionfo ai recenti Europei olandesi, la Ferrari si racconta: la palestra che avrà presto a disposizione a Brescia, i prossimi obiettivi agonistici («le Olimpiadi di Pechino sono ancora molto lontane») e la sua ritrosia a concedersi alle domande dei giornalisti...
Redazione
La giovanissima ginnasta bresciana si racconta: la nuova
palestra che avrà presto a disposizione, i prossimi obiettivi
(«Pechino è ancora lontana») e l’avversione alle interviste…
di Luciano Zanardini
La Voce del Popolo di Brescia
Doveva essere il Mondiale di Vanessa Ferrari, e lo è stato. Doveva essere l’Europeo di Vanessa Ferrari, e lo è stato. Dopo essere stata sul tetto del mondo, Vanessa si è riscoperta regina d’Europa. Agli Europei di Amsterdam la giovane farfalla lombarda ha vinto l’oro nel concorso generale e nel corpo libero.
La Ferrari si allena agli ordini di Enrico Casella con la ginnastica Brixia-Team, in una palestra larga 10 metri e lunga 24 quando una striscia per il volteggio ne richiede 34… Il suo successo nasce da anni di dedizione, da ore e ore d’allenamento, molte rinunce e una famiglia solida. Si allena dalle 9 alle 13, si concede una pausa e ritorna in palestra dalle 14 alle 16.30; poi per tre ore segue lezioni private e alla sera spazio ai compiti.
Ricorda una farfalla per eleganza e per agilità. La calma e la concentrazione sono le sue armi in più. Nei momenti di riposo non perde tempo. Passa ore davanti al computer a studiare le avversarie, i loro movimenti. Instancabile. Il suo allenatore ama definirla, in un gergo piuttosto brutale, un cannibale.
A Genivolta – mille abitanti in provincia di Cremona, poco distante dalla rocca viscontea di Soncino – hanno già fondato il fans club al bar “La Pesa”, che in breve tempo è diventato il quartier generale per seguire le imprese di Vanessa e vivere in diretta le emozioni delle sue conquiste in una disciplina considerata “povera”, ma ricca di entusiasmo e di valori umani.
A giugno Vanessa avrà a disposizione a Brescia una palestra prefabbricata che finalmente le consentirà di evitare le trasferte d’allenamento a Milano: si chiamerà PalAlgeco, avrà una struttura di 60 m per 15 ed èstata presentata lunedì scorso alla presenza del ministro dello Sport Giovanna Melandri e del dirigente del Coni ed ex olimpionico Yuri Chechi.
Finalmente la Brixia avrà una palestra…
La palestra arriverà. Sono mesi che i dirigenti del mio club stanno lavorando sodo per far sì che sia pronta e finalmente ormai dovremmo esserci. L’altra sera con il mio allenatore e le mie compagne siamo andati sul cantiere e stavano appoggiando il tetto. Questo significa che non manca molto.
Un sogno che si avvera. Cosa cambia nella tua preparazione?
Provate voi ad allenarvi in una palestra piccola, tanto corta da non avere neppure la rincorsa del volteggio o con una pedana del corpo libero 10 x 10 invece che 12 x 12, e poi ditemi se non sareste contenti. Senza dimenticare la cosa più importante, quella che personalmente mi pesava di più: finalmente non dovrò più andare a Milano il giovedì.
Una rincorsa nuova significa che Vanessa potrà essere da medaglia anche al volteggio?
Significa che anch’io avrò le stesse opportunità delle mie colleghe e avversarie. Poi quello che succederà per il futuro al volteggio lo vedremo più avanti e comunque sarà il mio allenatore a valutare quanto dovremo fare.
Tutti parlano di Olimpiadi, ma sappiamo benissimo che tu non le vuoi neppure sentire nominare…
A Pechino manca più di anno: come faccio a pensare a un appuntamento così lontano nel tempo? Penso invece ad andare in palestra tutti i giorni e allenarmi per essere sempre pronta, seguendo quello che hanno programmato i miei allenatori. Un nuovo scudetto con la Brixia, la Coppa del mondo a Mosca, gli Assoluti di agosto e soprattutto i Mondiali di Stoccarda sono gli obiettivi a cui tengo di più. Le Olimpiadi restano un sogno lontano nel tempo.
Vuoi spiegare, una volta per tutte, perchè proprio ti riesce difficile parlare con i giornalisti?
Non mi riesce difficile, è che proprio non ci riesco. Non voglio essere scortese con nessuno, ma proprio non ce la faccio. Ho provato a sforzarmi, a far buon viso a cattiva sorte, si dice più o meno così, no? Preferisco allenarmi, fare gare, vincere medaglie che confrontarmi con i giornalisti.