In una proposta di legge le basi per la tutela dei minori che praticano sport. Le società sportive si impegneranno per estendere la partecipazione, per combattere il doping e la violenza. Previsto un fondo da 50 milioni all'anno


Redazione

19/02/2008

Tutelare i minori e fare in modo che lo sport diventi per loro un diritto, finalizzato innanzitutto a migliorarne il benessere. Èispirata a queste linee-guida la proposta di legge “Misure per la tutela dei minori nella pratica sportiva”, presentata dall’onorevole Marisa Nicchi, prima firmataria della proposta, e dal dottor Francesco Giannoni, esperto di processi educativi.

Tra le novità principali, l’istituzione di una carta di garanzia che impegni le società sportive a osservare precisi criteri per tutelare i piccoli sportivi, la creazione di un fondo nazionale da 50 milioni di euro all’anno da dedicare alle novità introdotte dalla legge e l’introduzione di un disciplinare che regoli la partecipazione dei minori agli sport violenti. «Lo scioglimento delle Camere ha interrotto l’iter di discussione – ha spiegato Marisa Nicchi -, ma consegneremo la proposta alla prossima legislatura».

Secondo la pdl, la carta di garanzia dovrà impegnare le società sportive firmatarie a rispettare alcuni principi basilari. Tra questi, la partecipazione dei bambini alle gare secondo il principio del “nessuno escluso”, senza discriminazioni; il rifiuto dell’impiego di sostanze dopanti; il contrasto a qualsiasi forma di violenza fisica e verbale nella pratica sportiva. «Al centro c’è l’idea dello sport come diritto per tutti i minori – ha aggiunto Marisa Nicchi -. Vogliamo rimuovere il meccanismo frustrante dell’esclusione di alcuni dalle competizioni e parallelamente fare in modo che la pratica sportiva non comprometta il percorso scolastico dei ragazzi».

Per vigilare sull’applicazione di questi principi, la proposta prevede la nascita di un “Comitato nazionale di controllo e coordinamento dello sport dei minori”, che verificherà l’applicazione da parte delle Regioni. Queste a loro volta istituiranno un albo delle federazioni, degli enti e delle società che avranno sottoscritto la carta di garanzia.

«Vogliamo avviare un percorso virtuoso – ha chiarito il dottor Giannoni -. Non ci saranno sanzioni per le società che non sottoscrivono la carta di garanzia: viceversa saranno promosse dagli enti locali quelle che aderiranno». Tutto questo per promuovere una cultura dello sport ispirata ai principi di lealtà e rispetto contenuti nel “Manifesto europeo sui giovani e lo sport”: «Troppo spesso, frequentando in prima persona campi sportivi per giovani, mi sono trovato di fronte a spettacoli indecorosi, in campo e sugli spalti – ha concluso Giannoni-. Queste sono degenerazioni e dobbiamo invece fare in modo che i ragazzi esprimano le loro capacità nell’ambito di un principio di armonia».

Ti potrebbero interessare anche: