Il Bivacco sopra Lecco, gestito da alpini e volontari, tra ospitalità e beneficenza, non si dimentica la cura dell’ambiente. Se ne parla ne «Il Segno» di giugno
Gli alpini sono entrati nel cuore di molti perché le persone hanno sperimentato la solidarietà concreta degli aderenti alla loro Associazione nazionale, l’Ana, che annualmente pubblica il Libro verde della solidarietà alpina.
A Lecco, nel 2022, sono state lavorate 45 mila ore, che si possono monetizzare in 137 mila euro. Anche l’attività degli alpini di Maggianico-Chiuso, uno dei quartieri che compongono la città, si inserisce in questo fiume di fratellanza. Questo gruppo Ana, per esempio, apre regolarmente, il mercoledì e la domenica, un bivacco posto sul monte Magnodeno, proprio alle spalle del rione, a 1240 metri di quota.
Come si legge nel numero di giugno de Il Segno, quello del Magnodeno non è l’unico luogo che i membri dell’Ana Lecco aprono a favore di gitanti ed escursionisti: sulle falde del Resegone si ricorda la baita della Rovinata e la baita di Cavagiozzo, sul San Martino il rifugio Piazza. Sempre un sorriso, una calorosa accoglienza nella semplicità sono la nota caratteristica di questi alpini che generosamente si prestano per aiutare a valorizzare il territorio.
Qualcuno potrebbe stupirsi per la mole di impegno e di lavoro degli alpini che spalancano le porte di baite e di rifugi sulle vette e sui crinali delle montagne. Sono presidi che consentono di mantenere vivi e curati i territori impervi, che offrono agli escursionisti la possibilità di trascorrere qualche momento di serena convivialità, e che, appunto, permettono di sostenere progetti di solidarietà individuati dall’Ana.
Nel corso dell’anno alcuni appuntamenti scandiscono il calendario del Magnodeno, l’Assalto (la seconda domenica di giugno) con la celebrazione della Messa, e il Magnodeno Vertical, gara di corsa in montagna, in settembre, in occasione delle feste patronali di Maggianico.