Il 21 giugno presentazione di Digital Care, evento organizzato da Consorzio Farsi Prossimo e Innovabilify, per creare alleanze virtuose e potenziare i servizi di cura
La tecnologia e le innovazioni digitali al servizio del Terzo settore, e quindi delle persone più fragili. È una sfida che vogliono affrontare insieme aziende del settore ICT e cooperative sociali del non profit, che per questo si incontreranno, incrociando esigenze, proposte ed esperienze in un primo incontro di Digital Care.
Digital Care è un meeting tematico dedicato proprio all’innovazione digitale per gli enti del Terzo settore, che si terrà il 21 giugno, dalle 16.30 alle 18, a Mind presso Cascina Triulza (via Cristina Belgioioso 171, Milano), nell’ambito della settima edizione di Smart City Now, l’incontro principe sulle innovazioni tecnologiche in rapporto al cambiamento del territorio.
Digital Care è organizzato da Consorzio Farsi Prossimo (che riunisce 12 cooperative sociali legate a Caritas Ambrosiana e offre servizi a persone fragili, dagli anziani alle persone con disabilità psichiche e fisiche, dai minori ai richiedenti asilo) in partnership con Innovabilify, società che organizza eventi B2B per favorire l’incontro di aziende di diversi campi con chi offre soluzioni digitali e sviluppo software.
Il programma
Modererà l’incontro Roberto Colombo, giornalista di Hardware Upgrade, storica testata del settore tecnologico. Sul palco saliranno i rappresentanti delle cooperative Detto Fatto, Filo di Arianna, Novo Millennio, San Luigi, Sociosfera e Vesti Solidale, che presenteranno i loro progetti digitali realizzati o in fase di studio, oltre alle proprie esigenze.
Tra le realtà che interverranno ci sono cooperative sociali “di tipo A”, che si occupano della gestione dei servizi socio-sanitari, formativi e di educazione permanente e cooperative chiamate “di tipo B”, cioè che si occupano della gestione di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate in diversi settori.
Le esigenze che il mondo del privato sociale porteranno vanno dalla possibilità di creare modalità di comunicazione inclusiva per persone che soffrono di disturbi o disabilità psichiche all’ottimizzazione dei servizi di cura per le persone in difficoltà che, grazie all’aiuto delle cooperative, possono rimanere nelle loro case.
Soluzioni da trovare insieme
«Le possibilità che si aprono in questi campi sono moltissime e Digital Care vuole essere uno spazio di confronto dove bisogni e possibili soluzioni possano essere studiati insieme – commenta Giovanni Lucchini, presidente di Consorzio Farsi Prossimo -. Lo scopo di questa giornata è dunque mostrare quante possibilità offre il digitale anche nel mondo dei servizi alla persona e del terzo settore, oltre a dare ai soggetti presenti la possibilità di conoscersi personalmente e creare dei match per dare vita allo sviluppo di soluzioni digitali e tecnologiche che allarghino la fruizione di diritti a chi, nella nostra società, è più debole».
Tra i progetti che verranno portati come casi di successo c’è Liberamente, realizzato dalla cooperativa Detto Fatto che è impegnata tra l’altro nei servizi di custodia museale. Liberamente, creato dai giovani operatori della cooperativa, ha permesso la realizzazione di un totem multisensoriale per usufruire di opere d’arte attraverso diversi sensi e sensibilità, rendendo accessibili musei e percorsi d’arte a quelli che definiscono “pubblici straordinari”: persone con disabilità fisiche, psichiche, ma anche bambini o chiunque abbia sensibilità e abilità differenti. Il progetto è stato realizzato anche grazie alla collaborazione di educatori dell’area salute mentale della cooperativa Filo di Arianna.
La partecipazione è riservata agli operatori professionali del settore, è gratuit ma l’ingresso è subordinato alla registrazione a questo link.