Tra le realtà incontrate dall’Arcivescovo nella Visita pastorale al Decanato Niguarda-Zara c’è anche la onlus promotrice di un parco divertimenti per bambini con disabilità, che sarà completato a giugno

giochi al tavolo

di Claudio URBANO

Un parco giochi accogliente con altalene, percorsi sensoriali e tanti attrezzi adatti ai bambini con disabilità sarà pronto tra poche settimane (la previsione è per il 17 giugno) nei giardini alle spalle della chiesa di Santa Maria alla Fontana, nel quartiere Isola. Sarà il regalo della onlus L’Abilità, che, insieme alla Fondazione di Comunità, a Milano ha già realizzato diversi spazi simili. «Perché anche il gioco non resti senza inclusione, e perché nessun bambino sia costretto a rimanere a casa»: è la convinzione che muove Laura Borghetto, fondatrice e per molti anni presidente de L’Abilità, tra le associazioni che l’Arcivescovo ha incontrato domenica 7 maggio, presso la parrocchia del Sacro Volto, sempre nel cuore dell’Isola, all’inizio della sua Visita pastorale nel Decanato Niguarda-Zara (leggi qui).

Dal dramma all’impegno

È un impegno nato da un doloroso vissuto personale quello de L’abilità. Borghetto è infatti la mamma di due gemellini, nati nel 1996, la cui vita è durata solo pochi mesi per una grave patologia genetica: «La disabilità di un figlio arriva nella vita di un genitore come uno tsunami. Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscere le situazioni di molte altre famiglie; così, quando i nostri bambini non c’erano più, ci siamo detti che dovevamo fare qualcosa per colmare tutti quei buchi (nell’assistenza ai bambini e alle loro famiglie) che avevamo visto all’inizio di un percorso così complesso».

Non a caso il nome della onlus, fondata nel ‘98 insieme ad altri genitori e operatori, si può leggere anche senza apostrofo, “labilità”. «È il momento di grande difficoltà in cui una famiglia può trovarsi quando viene comunicata la prima diagnosi – rimarca Borghetto -. Ma è anche il momento in cui inizia un lavoro che va fatto insieme, genitori e intera comunità, perché i bambini trovino percorsi per crescere nel modo migliore possibile, ancorché le patologie possano essere gravissime. È questa la cifra dell’associazione. Da subito non siamo partiti con un obiettivo terapeutico-riabilitativo, ma con il desiderio di dare supporto alle famiglie sul lato educativo, assistenziale e psicologico, in un percorso che accomuna tutti i genitori di bambini disabili: capire, orientarsi, non arrendersi, lottare perché ogni diritto sia effettivamente esigibile».

I servizi offerti

Ora L’Abilità segue circa 200 bambini a Milano. Tra i diversi servizi “l’Officina delle abilità”, il primo centro diurno dedicato ai bambini disabili a Milano, e la “Casa de l’Abilità”, comunità-alloggio per bambini con disabilità grave che per diversi motivi non possono restare in famiglia. E poi, avviati negli ultimi anni, i servizi per i bambini con disturbi dello spettro autistico: «Sono il 40% di tutti i bambini che seguiamo», specifica Borghetto. Ad Isola c’è lo spazio “Agenda blu”, centro diurno psicoeducativo per i bambini con autismo, e allo stesso tempo servizio di orientamento per i loro genitori. E quest’anno, presso la parrocchia Preziosissimo Sangue di Corso XXII Marzo, la onlus aprirà “Le Piccole Case”, centro dedicato a percorsi terapeutici individuali per i bambini con autismo.

Sempre a Isola, invece, c’è lo Spazio gioco, dove si adottano metodi di ludotecnica inclusiva per far giocare i bambini con ogni tipo di disabilità. E proprio il libro La ludotecnica inclusiva, che la onlus ha da poco pubblicato (editore Franco Angeli), è il dono che è stato consegnato all’Arcivescovo. Perché, ancor più per i bambini meno fortunati, anche il gioco merita la massima serietà.

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