Per risolvere una questione aperta da tempo, in campagna elettorale il neo-sindaco si era espresso a favore di una struttura «regolare e regolata, aperta e integrata». Una posizione apprezzata dalle comunità musulmane
«Una moschea regolare e regolata, aperta e integrata». Così il nuovo sindaco di Milano, Beppe Sala, ha promesso in campagna elettorale per cercare di affrontare e risolvere una questione aperta ormai da troppo tempo. Luogo o luoghi di culto per i fedeli musulmani della città, superando le oltre 30 moschee abusive attualmente disseminate nella metropoli. Su questo tema più volte è intervenuto il cardinale Scola, che ha invitato le istituzioni a «garantire concretamente il diritto di culto agli islamici, mettendo a disposizione spazi fisici adeguati con i dovuti controlli sui dirigenti, i finanziatori, i referenti stranieri e il rispetto delle leggi».
Positive le prime risposte da parte delle comunità musulmane. Davide Piccardo, coordinatore del Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano, giudica «ottime» le intenzioni del nuovo sindaco. «In campagna elettorale ha promesso di garantire anche agli islamici il diritto di culto e gli elettori lo hanno premiato: abbiamo grande fiducia in lui. Uno che parla così dimostra di sapere il valore della fede e il contributo che le comunità religiose possono dare, a chi è colpito dalla crisi, tema sociale sul quale noi e i cattolici collaboriamo e dialoghiamo».